In stazione a Brescia sono arrivate 100 nuove telecamere

Negli ultimi 10 anni la stazione di Brescia è raddoppiata: è passata da sette a 16 binari, ha una zona dedicata fissa per i regionali in partenza per Cremona e Parma e anche nuove banchine per i convogli dell’alta velocità.
Un potenziamento infrastrutturale cui hanno fatto seguito anche importanti interventi infrastrutturali, il nuovo ingresso su via Sostegno, il sottopassaggio riqualificato e, con investimenti privati, un nuovo albergo a sud dello scalo ferroviario e anche, per le esigenze di manutenzione e ricovero dei treni, nuovi capannoni affacciati anche questi su via Sostegno.
La situazione
Una crescita che si è tradotta anche in un aumento del traffico passeggeri, delle eventuali opportunità commerciali ma, inevitabilmente, pure delle situazioni che è necessario monitorare da un punto di vista della sicurezza.
Da qualche settimana è stata ultimata l’installazione di 100 nuove telecamere di sicurezza, le cui immagini, come conferma Fs, sono già a disposizione delle forze di polizia. Altrettante ne saranno posate nei prossimi sei mesi, arrivando, prima dell’estate, a oltre 200 nuovi occhi elettronici all’interno della stazione e in tutti gli angoli del complesso scalo ferroviario bresciano. Si tratta di un progetto messo in campo da Rfi e Fs Security in accordo con la Prefettura e il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica per sostituire e implementare il vecchio sistema. Le telecamere riprendono in modo continuo e sono state posate anche su indicazione degli investigatori della Polizia.
Grazie allo studio degli angoli di luce di ciascuna è dunque possibile monitorare in tempo reale ogni zona della stazione e, nel caso di segnalazione di reati, seguire le persone eventualmente sospettate, o le vittime, in tutto il tragitto all’interno dell’area. Non solo. Il fatto che si tratti di telecamere di moderna concezione e con una altissima definizione permette una altissima efficacia anche nelle funzioni di riconoscimento facciale. E anche per essere accettate nelle aule di tribunale.
In carrozza
Un ragionamento a parte lo meritano invece le telecamere che si trovano a bordo dei treni (e anche degli autobus di linea, ma questo è un altro capitolo). Sui convogli regionali gestiti da Trenord infatti sono installate decine di telecamere che riprendono in continuo sia l’interno che l’esterno dei vagoni: dal vestibolo alle zone con i sedili fino alle porte di salita e discesa da diverse angolazioni. In caso di necessità le forze di polizia possono rapidamente acquisire le immagini che diventano parte integrante dei fascicoli di indagine.
Non si può dire lo stesso invece per quello che riguarda i treni ad alta velocità, sia del gestore pubblico che di quello privato. Sulla maggior parte dei Frecciarossa (modello Etr 700) che fanno servizio da e per Brescia infatti non ci sono sistemi di videosorveglianza interna. Sugli Etr 1000 invece ci sono quattro telecamere per ogni vettura ma quelli che passano da Brescia sono solo una minima parte.
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