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Ferito da colpi d’arma da fuoco, la barista: «Il ragazzo perdeva sangue, l’auto era forata»

Al King’s Cross di Urago d’Oglio ieri sera hanno cercato di aiutare il giovane dopo l'agguato: «Non sapevamo se l'aggressore fosse ancora lì»
Il distributore di Urago d'Oglio dove è arrivato il ferito da colpi di arma da fuoco - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il distributore di Urago d'Oglio dove è arrivato il ferito da colpi di arma da fuoco - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Quando ero al telefono con i carabinieri e mi hanno chiesto se l’aggressore fosse ancora lì, non ho saputo rispondere». Lo dice sorridendo la barista del King’s Cross, il bar in cui ha cercato aiuto il ragazzo ferito dai colpi di pistola ieri sera Urago d’Oglio, anche se è evidente che quelli vissuti poco prima siano stati attimi di paura.

«Ma i ragazzi che erano fuori dal bar mi hanno detto che la sparatoria non era avvenuta nel piazzale del distributore, ma per strada, forse a Calcio – continua la barista, mentre il proprietario è fuori con i carabinieri e un’altra persona, in una stanza all'interno sta raccontando a un militare quanto visto –. Il ragazzo ha chiesto aiuto, era ferito sul lato destro, al braccio e alla gamba. Perdeva sangue, ma non era in pericolo di vita. Ci ha detto che veniva da Milano e che era marocchino, nient’altro. Poi sono arrivati ambulanza e carabinieri. L’auto aveva i segni dei fori di pistola e il finestrino rotto, l’ha portata via attorno a mezzanotte il carro attrezzi».

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