Slittano ancora i tempi per la riqualificazione dell’ospedale Civile

Nicolò Rubeis
Nonostante un investimento di 500 milioni di euro annunciato nel 2021, serviranno almeno altri 4 mesi per valutare uno studio di fattibilità. Del Bono in Consiglio regionale: «Servono tempi certi»
L'ingresso dell'ospedale Civile di Brescia
L'ingresso dell'ospedale Civile di Brescia
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Slittano ancora i tempi per la riqualificazione dell'ospedale Civile di Brescia nonostante un investimento da 500 milioni annunciato nel 2021. Serviranno almeno altri quattro mesi per valutare uno studio di fattibilità sugli interventi da realizzare, che prevedono, tra le altre cose, la costruzione di un punto nascita e il rinnovo dell'area emergenza-urgenza in sostituzione del policlinico satellite e del Padiglione Infettivi che verranno demoliti.

Un piano che dovrebbe portare il presidio ospedaliero ad un nuovo assetto assistenziale, rafforzando i legami con le strutture della provincia.

Durante il Consiglio regionale di oggi, l'ex sindaco di Brescia Emilio Del Bono – ora consigliere regionale –  ha interrogato la giunta chiedendo «tempi certi» e ricordando che «a giugno 2021 l'allora assessore al Welfare Letizia Moratti venne in Comune per dire che la Regione avrebbe investito 500 milioni di euro in due tranche». Interventi che, però, nel 2023 «sono scomparsi dal programma degli investimenti sanitari» che distribuiva 720 milioni di risorse statali.

Nel mezzo una serie di rinnovi ai vertici dell'Asst di Brescia, fino ad arrivare alla nomina di fine dicembre dell'ex Dg del Welfare regionale Luigi Cajazzo, e un nuovo studio di fattibilità per sostituire la proposta progettuale avanzata in precedenza e giudicata «poco convincente». Studio che l'Asst ha trasmesso lo scorso luglio per dare il via alla prima fase di lavori con 274 milioni di euro e che sarà «oggetto di approfondimenti», come fa sapere la giunta, attraverso un percorso di valutazione tecnica interno da parte di un'apposita cabina di regia composta dai direttori dei dipartimenti, dall'Ats Brescia e dall’Università degli Studi di Brescia.

Entro quattro mesi e quindi non prima dell'inizio dell'estate, la cabina di regia dovrà analizzare lo studio e proporre eventuali modifiche. «Sono tre anni che alla città di Brescia viene detto che c'è uno studio pronto e che poi si procederà all'affidamento dei lavori. Tre anni passati invano, visto che siamo ancora allo stesso punto della conferenza stampa di Moratti del 2021 - conclude Del Bono -. Non si possono fare annunci a cui non seguono i fatti in tempi brevi».

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