Il sistema informatico dei medici ha ancora grossi problemi

Angelo Rossi, presidente provinciale della Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale), parla di «una situazione endemica tale da far saltare i nervi a chiunque». Si riferisce ai continui blocchi del Siss, il Sistema informativo socio-sanitario regionale (gestito da Aria) che viene utilizzato soprattutto dai medici di famiglia per realizzare ricette elettroniche e certificati telematici di malattia: «I blocchi – racconta Rossi –, di fatto, si ripetono giorno sì e giorno no».
Quando, per alcune ore, il Siss non funziona per prescrivere esami o farmaci i medici ricorrono alle vecchie ricette rosse che, da quest’anno, vengono date loro in numero contingentato in quanto dovranno essere dismesse a favore delle ricette elettroniche che, però, al momento non sempre possono essere create. Per i cittadini questo si traduce in un disagio: le ricette cartacee vanno ritirate di persona e rendono complicata la prenotazione delle prestazioni.
Circa, poi, i certificati di malattia: quando il Siss è bloccato i medici devono entrare, con lo Spid, in un altro portale. Oppure rinviare la compilazione a un altro momento.
Negli ultimi due giorni
È successo anche ieri (lunedì) e questa mattina. La conferma arriva dalla Regione, i cui tecnici ci hanno spiegato così il problema: «Il giorno 28 aprile dalle 7 alle 8.50 e il giorno 29 dalle 7 alle 10.20 si sono verificati due disservizi causati da due diverse problematiche tecniche che hanno causato disagi per gli operatori sanitari che sono stati impossibilitati ad accedere ai servizi regionali Siss. In tali periodi, non è stato possibile emettere e gestire prescrizioni elettroniche, certificati di malattia e altri documenti sanitari. Entrambi i disservizi sono stati causati da un malfunzionamento dell’infrastruttura tecnologica regionale per i quali è stato necessario effettuare i rispettivi interventi di ripristino da parte di Aria».
«È un disastro – commenta Giovanni Gozio, vicepresidente del consiglio provinciale dello Snami (Sindacato nazionale autonomo medici italiani) –: da sempre il sistema non funziona. Non riusciamo a capire come non si riesca a risolvere un problema tecnico così impattante per il nostro lavoro. Ogni mattina, quando ci rechiamo in ambulatorio, dobbiamo confrontarci con l’incognita del Siss. I blocchi generano disagi a noi e ai nostri pazienti. Che, tra l’altro, non sempre capiscono da dove abbia origine il problema. Qualsiasi lavoratore – conclude – ha diritto di operare in un ambiente sereno, il nostro, per via di questi blocchi continui, non lo è».
«Dall’inizio dell’anno – aggiunge, esasperato, Angelo Braga, medico di famiglia a Villanuova sul Clisi – non si contano i disservizi del sistema regionale, a volte riguardanti la ricettazione, a volte i certificati di malattia. Lavorare in queste condizioni sta diventando insostenibile».
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