Il sistema informatico dei medici è andato in tilt 42 volte in 18 mesi

Il problema è diffuso a livello regionale. L’assessore al Welfare Bertolaso ne ha parlato di recente e ha detto che è stato istituito un tavolo tecnico per risolverlo
Un medico di base scrive al computer
Un medico di base scrive al computer
AA

«Non va». «No». «Proprio di lunedì». «Io chiudo e me ne vado». «Puoi dirlo forte». Dai messaggi di una chat di medici di famiglia bresciani si evince il disappunto per l’ennesimo bug che ha bloccato il loro sistema informatico.

Il problema si è presentato ieri mattina ed è stato risolto attorno a mezzogiorno: per circa due ore i medici di base e i pediatri di libera scelta non hanno potuto autenticarsi e svolgere operazioni ormai diventate di routine come produrre le ricette elettroniche che consentono al paziente di ricevere sul proprio telefonino il codice Nre utile per prenotare online una visita o un esame.

La reazione

«No comment, ormai mi sembra inutile anche arrabbiarsi», è il commento di Angelo Rossi, medico di base nella Bassa nonché referente provinciale della Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale): «Quando apro lo studio al mattino mi chiedo se tutto partirà come deve o se dovrò mettere a dura prova le coronarie. E la pazienza». Perché i disservizi del Siss (questo il nome del sistema informatico lombardo gestito da Aria), da anni, sono frequenti.

Venti giorni fa, in Consiglio regionale, rispondendo a un’interrogazione sul tema presentata dai consiglieri Davide Casati (Partito democratico) e Luca Paladini (Patto civico), l’assessore al Welfare Guido Bertolaso aveva ammesso il problema facendo riferimento a 42 giornate di interruzione negli ultimi 18 mesi. A questi bug che interessano tutti nello stesso arco temporale, però, se ne aggiungono altri a macchia di leopardo. Il bergamasco Casati, ad esempio, dice di ricevere segnalazioni di interruzione del sistema almeno due giorni a settimana.

E ogni volta, per quindici minuti, mezz’ora o più ore, non si possono dematerializzare le ricette, consultare gli esiti degli esami, segnalare i nuovi casi di Covid, rilasciare certificati di malattia ai lavoratori e stilare piani terapeutici con tutte le conseguenze del caso: pazienti che non ricevono le ricette elettroniche richieste e devono recarsi di persona in ambulatorio per ritirare quelle cartacee rosse; lavoro del medico rallentato; rabbia diffusa perché le cose non vanno come dovrebbero andare. E, non sapendo con chi prendersela, il paziente punta il dito contro il proprio medico di base.

Cosa sta facendo Regione

Da parte della Regione, stando alle parole di Bertolaso, l’intenzione di risolvere la questione c’è. L’assessore, in Consiglio, ha elencato una serie di iniziative in atto facenti parte di un «percorso di aggiornamento per sistemare la complessa architettura dei sistemi informatici regionali». E rendere più rapida la gestione dei tilt.

Sulla questione è stato costituito un gruppo tecnico e sono in corso delle verifiche. «Non è un lavoro semplice e non sarà neanche rapido – ha ammesso l’assessore Bertolaso –. Sappiamo che ci saranno ancora disservizi nei prossimi mesi».

Il consigliere Casati – sottolineando che il problema riguarda anche pediatri di libera scelta, farmacisti, Ats ed Asst – ha invitato la Giunta del governatore Fontana a «valutare ogni misura possibile per richiamare Aria alle sue responsabilità, senza tralasciare di prendere in considerazione soluzioni più drastiche come quelle adottate durante il Covid, quando il sistema di prenotazioni fu affidato a Poste Italiane a fronte dell’inefficienza della gestione di Aria».

Il problema dei cronici

Nel frattempo i bug sono continui. E la preoccupazione è tanta. Anche perché «con questo sistema informatico si vorrebbe procedere alla presa in carico dei cronici, da parte dei medici di base, come da delibera regionale appena approvata», aggiunge Rossi (Fimmg): «Ci viene chiesto di pubblicare sul sistema informatico regionale i piani di assistenza individuale dei cronici. Operazione che, su un sistema malfunzionante come il nostro, è un’utopia».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.