Sistema bibliotecario, più di 17mila utenti attivi a Brescia nell’ultimo anno

Stefano Zanotti
A illustrare i dati è stata la commissione Istruzione, che si è riunita nella biblioteca Ghetti: 287.099 prestiti totali, di cui 184.937 erogati grazie al patrimonio locale
La biblioteca «Ghetti» di via Caduti del Lavoro - © www.giornaledibrescia.it
La biblioteca «Ghetti» di via Caduti del Lavoro - © www.giornaledibrescia.it
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«Un servizio al cittadino eccezionale di cui dobbiamo andare tutti orgogliosi». Usa queste parole la nuova responsabile del settore Marketing territoriale, cultura, musei e biblioteche Antonella De Angelis per descrivere il sistema bibliotecario urbano di Brescia.

La commissione Istruzione si è riunita nella biblioteca Ghetti per l’illustrazione di una rete che è capillare sul territorio e può contare - oltre alla Queriniana in centro città - su otto biblioteche di quartiere, due specialistiche, una per adolescenti, tre sale di lettura (con circa 350 posti totali), il Bibliobus (biblioteca itinerante) e la biblioteca digitale Brixiana.

I numeri

La qualità del servizio è testimoniata anche dalla soddisfazione dei clienti («Ci hanno dato un voto di 8,4 su 10», precisa la responsabile del settore Biblioteche Paola Solfitti). Le biblioteche bresciane contengono 766.939 libri. Negli ultimi 12 mesi ci sono stati più di 17mila utenti attivi (il 52% rappresentato da femmine dai 14 anni in su), una cifra che presumibilmente verrà superata nel corso di quest’anno, a conferma della continua evoluzione del sistema urbano. 287.099 prestiti totali: di questi, 184.937 erogati grazie al patrimonio locale e 102.162 con l’aiuto del prestito interbibliotecario.

Le parole della sindaca

«Abbiamo fatto e continueremo a fare un lavoro intenso per sviluppare il sistema bibliotecario - sottolinea la sindaca Laura Castelletti -. Il rapporto con i Consigli di quartiere e i punti di comunità è stato fondamentale per essere presenti tra la cittadinanza. Siamo entrati nella Rete bibliotecaria bresciana e cremonese e lavoriamo costantemente con moltissime associazioni».

Tanti sono anche i progetti messi in campo dal sistema bresciano. Si va dall’attività di promozione della lettura nelle scuole all’iniziativa «La lettura che cura» in collaborazione con Ats e il Civile, passando dalle Oasi di lettura nelle Rsa e nel reparto di Oncologia del Civile. Importante è pero anche il Patto per la lettura: uno strumento che impegna la città a rendere la lettura un’abitudine sociale diffusa.
La biblioteca Ghetti - o meglio «il Ghetti», perché «è uno spazio culturale che unisce tante attività», sottolinea il bibliotecario Sandro Foti - non è stata scelta a caso. È infatti la struttura che eroga più prestiti (66.588 nel 2023) e quella che propone maggiori attività. Un punto di partenza, dove sono state sviluppate tante iniziative che presto potrebbero diventare realtà anche in altre biblioteche cittadine.

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