Scivola e muore per un colpo di fucile, lunedì l’addio a Mainetti

I funerali di Gabriele Mainetti saranno celebrati lunedì 16 settembre alle 15 nella chiesa parrocchiale San Martino di Degagna, partendo dalla Domus Funeraria Tela di via Poli a Vobarno. Nessun dubbio che si sia trattato di un incidente di caccia: il 37enne è scivolato e dal fucile gli è partito un colpo che lo ha centrato alla testa, mentre era appostato per la caccia di selezione al cinghiale.
La ricostruzione
Gli ultimi momenti che hanno portato alla sua morte sono stati ricostruiti dai Carabinieri e dai colleghi della Scientifica. Gabriele era uscito di casa giovedì sera intorno alle 21. Due o tre ore ed avrebbe fatto rientro. Faceva sempre così: al mattino sarebbe poi andato come sempre al lavoro in Fondital. Di solito il cacciatore si appostava nei dintorni di Carvanno e così aveva fatto anche quella sera, ma in modo infruttuoso. Tornando a casa deve aver dato un’ultima occhiata in quel campo, dove il passaggio dei cinghiali è frequente e forse ne aveva visti alcuni.
Per questo ha parcheggiato la sua vecchia Panda 4x4 infilandola nel bosco subito dopo il cimitero ed è sceso verso l’Agna. Qui, fra il prato ed il torrente, dove il bosco si infittisce, è avvenuto il drammatico scivolone.
È stata la presenza dell’auto, una volta individuata fra le fronde, a concentrare le ricerche e a portare al suo ritrovamento, intorno alle 10.30 del mattino di venerdì. I carabinieri ieri hanno indagato per tutto il giorno ed erano ormai le 18 quando hanno permesso al servizio funerario Tela di recuperare la salma. Un’attesa snervante per la famiglia, che però ha evitato le pastoie burocratiche di un esame autoptico in obitorio.
Il dolore della famiglia
Già da ieri sera il corpo di Gabriele riposa nella Domus Funeraria Tela a Vobarno, dove amici e conoscenti possono recarsi a dare il loro ultimo saluto. La morte di Gabriele Mainetti lascia nello sconforto la moglie Lara e due figliolette piccole, Sofia e Alice, una delle quali nata pochi mesi fa. Distrutti mamma Loretta e papà Claudio, i suoceri, la sorella Ilenia che solo il giorno prima era partita per una vacanza in Sicilia ed ha già fatto ritorno.
Un bravo ragazzo, solare, disponibile con tutti, gran lavoratore. Così descrivono Gabriele coloro che lo conoscevano bene. Una tragedia assurda.
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