Sciopero dei treni, come è andata la giornata a Brescia
Alcuni diagi oggi per chi viaggia in treno per lo sciopero nazionale di otto ore nelle ferrovie, dalle 9 alle 17. Ha incrociato le braccia il personale del Gruppo Fs, servizi ferroviari, gestore dell'infrastruttura ferroviaria e di varie società da parte di quasi tutti i sindacati di categoria: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri, Fast-Confsal, Orsa. Alla protesta non ha partecipato il personale di Italo, spiegano fonti sindacali.
I disagi
Per i pendolari i disagi sono stati contenuti, grazie al rispetto delle fasce di garanzia. Ma l’adesione allo sciopero dei treni, promosso da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl ferrovieri, Fast-Confsal, Orsa, è stata tale da aver indotto comunque Agens, l’agenzia dei trasporti e dei servizi di Confindustria a convocare già domani, mercoledì 7 maggio, le parti sociali per il prosieguo del confronto sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro.
Un primo successo quindi per il personale viaggiante del Gruppo Fs e Trenord, servizi ferroviari (biglietterie e addetti alla pulizia) e di manutenzione che oggi hanno incrociato le braccia per otto ore. Le sigle sindacali premono anche per il rinnovo del contratto aziendale del Gruppo Fs, entrambi scaduti il 31 dicembre 2023. «La trattativa con la parte datoriale – spiega Gaetano Nicolò, segretario Filt Cgil di Brescia e Rsu di Trenord – si è arenata sull’adeguamento dello stipendio. Non vuole darci quello che chiediamo che è semplicemente l’aumento dell’inflazione di questi anni, circa il 18%».
Situazione in stallo
Anche alla stazione di Brescia in mattinata la situazione era praticamente di stallo. Cancellate quasi tutte le corse regionali, garantiti solo alcuni treni ad alta velocità, Italo e le Frecce, che viaggiavano comunque in ritardo a causa di lavori sulla linea.
Per il comparto Trenord, in Lombardia si è astenuto dal lavoro l’82% dei lavoratori della manutenzione e circa il 60% del personale viaggiante, macchinisti e capi treno. «Più alta l’adesione del personale di bordo – spiega Nicolò – mentre leggermente inferiore quella del personale di macchina sul quale influisce l’interruzione del servizio. Non può formalmente aderire allo sciopero chi percorre una tratta anche solo per una parte».
Le ragioni dello sciopero

Le sigle sindacali premono per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro della mobilità attività ferroviarie e per il rinnovo del contratto aziendale del Gruppo Fs, entrambi scaduti il 31 dicembre 2023.
«Da parte nostra già da oggi a fine sciopero – affermano le organizzazioni sindacali – siamo disponibili per una trattativa no-stop ma riteniamo urgente e imprescindibile dare una risposta in termini di salario, normativa e welfare ai circa 100mila lavoratori e lavoratrici coinvolti. Abbiamo anche chiesto ai rappresentanti del Mit di lavorare sul tema delle aggressioni per adottare misure di contrasto ancora più severe e quindi più efficaci».
I presidi
«Nell’ambito della mobilitazione per lo sciopero di oggi – informano infine Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti – si terranno presidi di lavoratrici e lavoratori nelle principali stazioni come a Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Bari».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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