Sarezzo, il santuario di Sant’Emiliano tornerà all’antico splendore

A quota 1.102 metri, tra i boschi che dominano la Valtrompia, il santuario di Sant’Emiliano si prepara a un importante restauro. Dopo anni di attesa il Comune di Sarezzo ha messo in moto un cantiere che a ottobre porterà nuova vita a uno dei luoghi più amati da escursionisti e fedeli.
Il progetto
Il santuario, di proprietà comunale e gestito nei fine settimana primaverili ed estivi dal Gam, il Gruppo autonomo montano, che garantisce ristorazione e pulizia, è un punto di riferimento spirituale e naturalistico. Ma il tempo, il clima di montagna e l’isolamento della struttura hanno reso necessari interventi ormai non più rinviabili. Le prime valutazioni risalgono al 2022 con uno studio dell’architetto Luca Guizzi. Dopo il via libera della Soprintendenza, nel marzo 2024 la regia del progetto è stata affidata al geometra Andrea Cedoni con l’obiettivo di dare al santuario una manutenzione profonda e duratura. Il progetto iniziale, limitato ad alcuni rinforzi strutturali, si è via via ampliato.

«Abbiamo integrato il progetto originario – spiega l’assessore ai Lavori pubblici e con delega al Santuario, Fabrizio Zanolini –, aggiungendo la sistemazione della facciata, del campanile e di altri dettagli. Così garantiremo un lavoro completo, che permetterà di non dover tornare a intervenire per molti anni».
Appalto e cantiere
L’appalto, gestito con procedura diretta tra tre imprese, è stato assegnato alla Man Srl di Orzinuovi, che ha presentato l’offerta più vantaggiosa con un ribasso del 3,5%. L’investimento complessivo è salito dai 90mila euro inizialmente previsti ai 190mila attuali, cifra che consentirà di affrontare tutte le opere necessarie: dalla stabilità delle murature alla correzione di alcune difformità, fino allo spostamento e alla sistemazione dell’impianto fotovoltaico.
Il cantiere, che partirà nella seconda metà di ottobre, dovrà fare i conti con le incognite del meteo e con le difficoltà logistiche di un sito tanto suggestivo quanto difficile da raggiungere. «La durata dei lavori sarà tra i quattro e i sei mesi, molto dipenderà dalle condizioni atmosferiche – sottolinea Zanolini –. Tramite un sopralluogo verranno definiti con precisione tempi e modalità, ma è certo che il restauro partirà in autunno».
La storia
Il culto di Sant’Emiliano giunse a Sarezzo probabilmente grazie ai benedettini di Sant’Eufemia di Brescia. Il primo eremo con fattoria per l’allevamento ovino risale al 1.100 sotto la guida degli Umiliati. Poi, nei secoli, la struttura fu più volte ampliata e, dalla fine del XVI secolo, passò sotto il patronato del Comune di Sarezzo.
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