Santa Maria della neve, appello per la «Cappella Sistina del Sebino»

Giuliana Mossoni
La chiesa di Pisogne necessita di interventi contro umidità e infiltrazioni: il rischio è perdere il capolavoro del Romanino
Santa Maria della neve - © www.giornaledibrescia.it
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Santa Maria della neve di Pisogne lancia un grido d’aiuto. La «Cappella Sistina del Sebino», nonostante la bellezza della sua struttura e, soprattutto, dei suoi affreschi del Romanino, ha bisogno di interventi urgenti.

Lo stato di salute

Sono diversi i problemi di degrado riscontrati dai tecnici a iniziare dall’umidità, presente alla base dell’abside, che danneggia le superfici interne ed esterne; per quanto riguarda la cappella esterna c’è il problema del distacco degli intonaci, probabilmente a causa delle infiltrazioni d’acqua, oltre ad accumuli di polveri dovuti alle auto.

Non è finita qui: anche la colonia di colombi che staziona nel campanile sta causando danni gravi, come il degrado degli intonaci e della copertura, e problemi di igiene e salubrità. Una somma di criticità che non possono più essere ignorate e per le quali è necessario prendere al più presto dei provvedimenti per non compromettere irrimediabilmente la conservazione e la fruizione delle opere.

La chiesa, di proprietà comunale, è stata costruita sul finire del Quattrocento ed è stata affrescata dal Romanino tra il 1532 e il 1534 con temi legati alla Passione di Gesù. È visitata ogni anno da migliaia di turisti ed è utilizzata per eventi culturali e mostre.

L’Amministrazione sta pensando a un recupero e restauro della chiesa, il cui costo si aggira sui 250mila euro.

I fondi

Così è stato lanciata nei giorni scorsi un’iniziativa dal basso per la raccolta dei fondi per salvare la chiesa del Romanino.

Attraverso lo strumento dell’Art bonus, la proposta è quella di diventare «mecenate di Santa Maria della neve» e sostenere più in generale la cultura del proprio paese. Si tratta di un incentivo fiscale dedicato a chi ama la cultura e desidera contribuire alla sua conservazione e valorizzazione: chiunque effettuerà una donazione a favore del patrimonio culturale, potrà beneficiare di un credito d’imposta del 65% della somma versata, recuperabile in tre anni.

Per questo progetto si dovrà effettuare un bonifico bancario (o tramite un altro sistema di pagamento tracciabile) indicando nella causale «Art bonus, Comune di Pisogne, chiesa di santa Maria della neve» indicando il codice fiscale o la partita iva del donatore (all’iban IT95P0569654960000050010X58). A seguire, si dovrà comunicare i propri dati al Comune, scrivendo alla mail protocollo@comune.pisogne.bs.it (sarà possibile acconsentire anche alla pubblicazione della donazione).

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