A Salò due salici e una targa per ricordare Greta e Umberto

Salò ricorda Greta e Umberto. Sono passati quattro anni da quella drammatica notte del 19 giugno 2021, quando le vite di Greta Nedrotti, 24enne di Toscolano Maderno, e Umberto Garzarella, 36enne di Salò, vennero spezzate, travolte da un motoscafo. Quattro anni dopo quella tragedia che ha distrutto due famiglie e scosso nel profondo la comunità gardesana, la ferita è ancora aperta, il dolore ancora vivo. Come accade ogni anno nell’anniversario di quella terribile notte, i due ragazzi saranno ricordati con una cerimonia pubblica.
In memoria
Giovedì, alle 18.30, saranno dedicati a Greta e Umberto due salici donati dall’associazione Amici del Golfo, piantumati nel giardino di Palazzo Morgante, sul lungolago. «Tutta la cittadinanza - fa sapere il Comune di Salò - è invitata a partecipare a questo momento di raccoglimento, durante il quale saranno dedicati due nuovi salici alla memoria di Greta e Umberto, vittime della tragedia che ha profondamente colpito la nostra comunità». Accanto ai salici, una targa ricorderà le due giovani vite «falcidiate - vi si legge - per gravi violazioni della legge di navigazione».
Omicidio nautico
Dopo l’incidente nautico ci si rese conto che c’era un vuoto normativo e dalla tragedia prese le mosse, sostenuto dai familiari e dagli amici delle due vittime, un movimento popolare che diede un impulso decisivo per giungere all’approvazione della Legge 138/2023 sull’omicidio nautico. Dopo l’ok in Senato il 21 febbraio 2023, la proposta di legge fu approvata definitivamente con il voto favorevole delle Camera dei Deputati il 20 settembre 2023.
La norma ha introdotto nell’ordinamento giuridico italiano, e più precisamente nel codice penale, il reato di omicidio nautico e di lesioni personali, prevedendo la stessa disciplina dell’omicidio stradale. Il provvedimento prevede un inasprimento delle pene per chi alla guida di un’imbarcazione provoca morte o lesioni a una o più persone, con le aggravanti di guida sotto stato di ebbrezza e dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti.
L’appello di familiari e amici di Greta e Umberto, sostenuto anche da istituzioni e amministratori, non è caduto nel vuoto. «Non voglio - aveva detto Enzo Garzarella, il papà di Umberto - che succeda ad altri quello che è successo a me. Per questo è importate l’approvazione delle legge sull’omicidio nautico».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@Sport
Calcio, basket, pallavolo, rugby, pallanuoto e tanto altro... Storie di sport, di sfide, di tifo. Biancoblù e non solo.