Dna artigiano e sguardo al futuro: la scuola Ricchino compie 150 anni

Un secolo e mezzo d’arti e mestieri. È un unicum tutto rovatese quello della scuola Francesco Ricchino, una presenza peculiare per la capitale della Franciacorta, che vede docenti e allievi (circa 350, in arrivo da un centinaio di Comuni di mezza Lombardia) attivi ogni giorno nella sede di via Spalenza, oltre che presenti in una miriade di iniziative culturali, sociali e artistiche in tutta la cittadina.
Il museo civico
Basta attraversare corso Bonomelli, cuore del centro storico, per averne contezza. Nel raggio di un centinaio di metri si incontrano da un lato il gigantesco «Bibliocchio» – statua alta 5 metri, tutta sbalzata a rame, che ritrae Pinocchio intento nella lettura, dall’estate 2018 posta all’ingresso della biblioteca Cantù – e la Cittadella della cultura che sta nascendo. Qui troverà spazio, tra aule studio, una nuova piazza e un caffè, anche il museo civico «Città di Rovato», che l’Amministrazione comunale ha affidato proprio alla Ricchino.
All’interno dello spazio, che ospiterà anche l’Archivio storico cittadino, ci sarà la summa del saper fare artigiano rovatese, in rapporto con materiali come ferro, legno, pietra e altro ancora, oltre ad altre forme di arte pratica come i grandi orologi da torre frutto della storica officina locale dei Frassoni. Per il sindaco di Rovato, Tiziano Belotti, «l’inaugurazione è prevista tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera», in concomitanza con quello che è, formalmente, l’anniversario dei primi 150 anni.
La storia
L’8 marzo 1876 è la data della prima collaborazione formale tra l’allora «Società operaia industriale e agricola di Rovato», fondata nel 1864, e il Comune di Rovato, per «dotare il paese di un polo didattico superiore, contribuendo all’elevazione culturale e al miglioramento delle attività imprenditoriali future dei giovani in loco».
Da quel sodalizio nascerà la «Scuola di disegno», diventata poi nel tempo l’attuale Ricchino, guidata ora dal docente Gianpietro Costa: «La scuola ha saputo evolvere mutando impostazione didattica, ragione sociale e utenza, senza scostarsi mai dalla vocazione delle arti e mestieri. Il nostro Dna è caratterizzato dall’elemento umano e territoriale da cui è generata la trasmissione applicata del sapere professionale».
Verso i 150 anni, tante le iniziative; alcune già in corso, come il concorso per il logo dei 150. Altre, invece, sono in cantiere già dalle prossime settimane. Il quadro completo si trova sul sito della scuola Ricchino, spazio rinnovato e ammodernato per festeggiare il traguardo.
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