Cittadella della Cultura a Rovato, polemiche per l’aumento dei costi

Daniele Piacentini
La variazione di 160mila euro è passata in aula, ma per l’opposizione è un errore di valutazione. Il cantiere dovrebbe chiudere entro la metà dell’anno prossimo
Il rendering: ecco come sarà la struttura
Il rendering: ecco come sarà la struttura
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Aumentano i costi della Cittadella della Cultura, l’opera che andrà a cambiare in maniera significativa l’accesso meridionale a corso Bonomelli. Il Consiglio comunale di Rovato ha dato via libera alla quarta variazione al bilancio, che prevede 160mila euro di interventi extra sull’ex cinema Corso, con il totale dell’investimento (legato al Pnrr) che arriva così ad ammontare a circa 4 milioni di euro. Nella stessa variazione si prevedono poi 250mila euro per la tinteggiatura degli istituti scolastici e 50mila euro per realizzare una vasca di invarianza idraulica al cantiere del Foro Boario, dove è in corso il restyling dell’area mercatale.

La variazione

L’intervento sulla Cittadella si è reso necessario dopo le segnalazioni effettuate sul progetto dalla Soprintendenza. Due i lavori extra che andranno fatti: da un lato, un affaccio esterno al primo piano della nuova struttura, con la possibilità di accedere alla terrazza. Il secondo punto, invece, riguarda «la copertura - spiega il sindaco, Tiziano Belotti - che sarà più d’ispirazione classica e quindi non piana ma a falde».

Le opposizioni

La variazione è passata in Consiglio comunale grazie al sostegno della maggioranza, mentre le opposizioni hanno espresso la loro contrarietà, a partire dalla consigliera di Rovato 2020, Valentina Remonato. «Interventi come la tinteggiatura delle scuole, le modifiche in corso d’opera all’ex cinema Corso, per quanto imposto dalla Soprintendenza, e la vasca idraulica al Foro Boario, per rispettare i vincoli ambientali del Pnrr, non hanno a che vedere con circostanze imprevedibili: sono evidenti errori in fase di valutazione iniziale. Si tratta di una gestione poco oculata, un modus operandi che rischia di non garantire fondi sufficienti in caso di situazioni davvero imprevedibili. Sono scelte che impattano sulla cura del territorio e i servizi per la comunità, effettuate senza un dibattito in Consiglio comunale».

Gli altri progetti

Intanto il cantiere va avanti, con l’obiettivo di unificare in un’unica sede diversi progetti: spazi con l’Archivio storico comunale, il museo Città di Rovato, affidato alla scuola d’arti e mestieri Francesco Ricchino, aree per studenti, un punto di ristoro e una nuova piazza, affacciata su corso Bonomelli. Il cantiere dovrebbe chiudere entro la metà dell’anno prossimo, con la possibile apertura al pubblico per la fine dell’estate 2025.

«I lavori - spiega ancora il sindaco - sono in corso: è un cantiere complesso, in mezzo alla cittadina, ma puntiamo a restituire quanto prima alla cittadinanza quest’angolo corposo di centro storico», off limits dalla fine degli anni Ottanta, con la chiusura dell’allora cinema Corso.

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