Riscaldamento non funzionante, a Lumezzane gli studenti scioperano

Il detto vuole che il freddo fortifichi. Ma entrare in classe una, due, tre mattine di fila e trovare i caloriferi spenti con le temperature che ormai sono definitivamente invernali, non fa altro che accendere gli animi. Così oggi e ieri gli studenti del Primo Levi di Lumezzane hanno deciso che era giunto il momento di far sentire la propria voce. All’ennesimo giorno di fila senza riscaldamento molti di loro hanno abbandonato le aule e sono scesi in cortile a protestare.
«Abbiamo deciso di scioperare perché il riscaldamento di un'ala della nostra scuola non funziona da più di una settimana almeno – raccontano alcuni studenti del liceo scientifico a potenziamento sportivo – e la Provincia, nonostante i numerosi solleciti da parte della nostra dirigente, sembra non volersi muovere. A quanto pare il budget a disposizione è di circa 20 mila euro sull’anno solare, ma dal Broletto non ci sarebbe l’intenzione di intervenire sulla pompa dei caloriferi almeno fino a fine anno».
A metà mattinata, i caloriferi si sono riaccesi e lo sciopero è stato quindi revocato. Alunni e alunne sono tornati nelle rispettive classi, anche se con l’amaro in bocca. «Ogni mattina è un terno al lotto – racconta una studentessa –: non sappiamo mai cosa aspettarci. Farà freddo, mi sarò coperta abbastanza? Ci pare assurdo, sinceramente, recarci a scuola con questa costante preoccupazione». Il disagio, spiegano gli studenti, non è nuovo: «Anche l’anno scorso c’era sempre una classe con questo problema, sia qui sia a Sarezzo. Poi, però, era stata trovata una soluzione».
Dal canto suo la dirigente Ersilia Conte evidenzia come «la Provincia, competente sull’edilizia scolastica, intervenga sempre tempestivamente quando interpellata. Purtroppo però non riesce a risolvere il problema».
Il sindaco
Anche il sindaco Josehf Facchini si è espresso sulla vicenda. «Comprendo pienamente il disagio arrecato agli alunni, alle famiglie e al personale scolastico le sue parole -. Da parte nostra provvederemo a inoltrare tempestivamente la segnalazione per sollecitare un intervento risolutivo nel più breve tempo possibile, a sostegno della giusta richiesta della scuola».
Ricordiamo che qualche mese fa si sono conclusi i lavori di messa in sicurezza della parte che ha ospitato per tanti anni il liceo, con una spesa di 1,5 milioni di euro. Il plesso doveva essere utilizzato da quest’anno scolastico, ma si attende l’agibilità per poterlo definitivamente utilizzare.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
