A Rezzato il ricordo di Pashko, l’ex alunno morto al fronte in Ucraina

È stato un momento intenso e commovente quello vissuto venerdì 7 novembre nell’aula magna della scuola Vantini di Rezzato, dove docenti, compagni ed ex allievi si sono ritrovati per ricordare Pashko Ihor, l’ex studente caduto nel 2023 nelle trincee dell’Ucraina, suo Paese d’origine, dove era tornato dopo essere stato richiamato alle armi per difendere la libertà della sua patria.
Pashko, che si era qualificato nel giugno 2018 al termine del corso per operatore meccanico al Cfp di Rezzato (Centro di formazione professionale), aveva affrontato il percorso scolastico con impegno e serietà, distinguendosi anche nei due stage svolti rispettivamente alla Mvt e alla Bonomi Industries. Dopo il diploma aveva continuato a lavorare nel settore meccanico, dimostrando la stessa dedizione che lo aveva caratterizzato durante gli anni di studio.
«La sua vita non è mai stata facile – testimonia l’ex compagno di classe Nicolò, a nome di tutti gli ex allievi –: era un ragazzo buono, senza cattiveria. Ha vissuto anni di tribolazioni, ma non ha mai perso la speranza. Oggi vogliamo ricordarlo e rispettarlo: come compagno, come lavoratore, come soldato. Vogliamo esprimere non solo il dolore per la sua perdita, ma anche l’orgoglio per aver condiviso con lui un tratto di cammino».
A due anni dalla morte
Nel 2022 Pashko era stato richiamato per il servizio militare e inviato al fronte. È morto a soli 23 anni. Per molto tempo era stato dato per disperso, e solo nel 2025 – grazie a un annuncio apparso sui social e successivamente a una conferma ufficiale – si è avuta certezza della sua sorte.
«A due anni dalla morte – ha raccontato la direttrice Lara Vianelli – la scuola e i suoi ex compagni hanno voluto dedicargli un momento di raccoglimento. Abbiamo simbolicamente consegnato loro il suo titolo di studio, rimasto negli uffici scolastici. Un gesto semplice ma profondo, per riconoscere il suo impegno e la sua appartenenza alla nostra comunità formativa».
Durante la cerimonia si è tenuto anche un collegamento con Diego Simonini, presidente dell’associazione Domanizavtra, attiva nel portare aiuti in Ucraina. Simonini ha aggiornato i presenti sulla situazione nel Paese, ribadendo l’importanza di difendere ogni giorno i valori della pace e della solidarietà.
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