Rezzato, piscina chiusa dal 2022: per riaprirla il Comune cerca privati

Pubblicato il bando da 1,5 milioni di euro. Chi ristruttura a sue spese gestirà l’impianto per 25 anni senza canoni
La piscina di Rezzato è chiusa dal 2022 - © www.giornaledibrescia.it
La piscina di Rezzato è chiusa dal 2022 - © www.giornaledibrescia.it
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È certamente solo il primo passo, ma lascia ben sperare. Nell’ultimo Consiglio comunale la maggioranza ha approvato l’atto di indirizzo per la riqualificazione (e futura gestione) della piscina di Rezzato, chiusa dal 2022. Un impianto costato alla comunità milioni di euro e oggi abbandonato all’inevitabile degrado. Condizione che l’Amministrazione guidata dal sindaco Luca Reboldi vuole scongiurare.

Iproblemi

La piscina era stata aperta nel 2010 e chiusa, appunta, dodici anni dopo a seguito di una relazione tecnica che ne aveva rilevato gravi criticità strutturali. I costi si sistemazione erano stati giudicati dall’Amministrazione di allora insostenibili, inevitabile quindi la chiusura. Ora Reboldi e la sua Giunta voglio voltare pagina e ripartire con una formula a «costo zero per il Comune» com’è stato sottolineato durante la seduta di martedì; ad illustrare i dettagli sono stati l’assessore al Bilancio Angelo Laffranchi e quello ai Lavori pubblici Enzo Gerosa.

I lavori di realizzazione della piscina di Rezzato - © www.giornaledibrescia.it
I lavori di realizzazione della piscina di Rezzato - © www.giornaledibrescia.it

Sul sito del Comune di Rezzato è già stato pubblico il bando per la gestione dell’impianto, la formula scelta è quella del partenariato pubblico privato. Nel dettaglio, il progetto prevede, appunto, che sia un soggetto privato a sostenere interamente i costi di riqualificazione della parte dell’impianto che ospiterà palestra, ambulatori e ristorante e le piscine esterne. L’intervento, del valore stimato di 1,5 milioni di euro, comprenderà anche l’abbattimento delle barriere architettoniche, il miglioramento energetico e altri lavori. In cambio di tutto questo il concessionario potrà gestire l’impianto per 25 anni senza dover corrispondere un canone al Comune. L’intera operazione, è stato ribadito più volte dall’Amministrazione (anche in risposta alle contestazioni dei consiglieri di minoranza), non comporterà alcun esborso per le casse pubbliche.

Critiche

Il progetto verrà inoltre candidato dal Comune a un bando della Regione Lombardia per la riqualificazione degli impianti sportivi; se ottenuto, il finanziamento - pari a circa 430 mila euro - potrà essere reinvestito nell’impianto. In tal caso, la concessione potrà essere accorciata o il gestore potrà realizzare ulteriori migliorie alla struttura. Se andasse in porto anche questa ulteriore opzione, il Comune potrebbe valutare anche la riapertura delle vasche coperte.

Per l’opposizione, che ha votato contro, «il Comune sta svendendo il patrimonio pubblico con un’operazione di facciata», come dichiarato in aula dal consigliere di minoranza Matteo Capra. Anche il consigliere di minoranza Francesco Gusmeri ha attaccato la giunta. Non resta ora che attendere i prossimi sviluppi.

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