Trovano i ladri in casa a Lumezzane, una donna pesantemente aggredita

Brutta avventura, per usare un eufemismo, quella vissuta da quattro lumezzanesi, che si sono trovati loro malgrado coinvolti in una rapina dalle pesanti conseguenze. Il fatto è accaduto martedì scorso, i malviventi sono entrati in azione in una casa nella frazione Sant’Apollonio; i topi d’appartamento sono però stati sorpresi dai proprietari (e dai loro parenti), la situazione è così velocemente precipitata.
Ad avere le conseguenze più pesanti è stata la proprietaria di casa, ricoverata per due giorni al Civile. Ricoverato per precauzione anche il marito. Coinvolto anche il cognato, portato per controlli al pronto soccorso di Gardone Valtrompia. Nessuna conseguenza invece per sua moglie, che pure è intervenuta durante i momenti molto concitati.
La dinamica
«Ero andata a trovare mio figlio – racconta la donna padrona di casa – quando ricevo una telefonata da mia sorella; mi chiede cosa stessi facendo in casa, sentiva infatti dei rumori particolarmente forti dall’interno del nostro appartamento». Il tempo di rispondere che invece non era in casa, ed ecco che tutto appare subito chiaro: ci sono i ladri. «Un altro dettaglio mi ha tolto ogni dubbio – continua la donna –, le ante della finestra della cucina erano aperte, ma io quando sono uscita le avevo chiuse».
La signora dice quindi alla sorella di rimanere al telefono e di andare a controllare cosa stia accadendo, nel frattempo si avvicina a casa. «Passando davanti alla finestra aperta della cucina ho visto una figura nera – continua nel racconto –. Istintivamente ho cercato di chiudere le ante, per impedire che il ladro uscisse, l’uomo però mi ha subito colpito la mano impedendomelo».
Non solo, perché il malvivente esce proprio dalla finestra saltando addosso alla povera malcapitata. «Mi ha colpito alla testa – prosegue la donna ancora evidentemente scossa dall’accaduto –, è stato davvero terribile. Ma nonostante questo ho incredibilmente avuto la forza di reagire, mi sono attaccata alla sue braccia senza più lasciarle: ripensandoci ora mi stupisco di come possa avere agito in quel modo, non mi sono arresa».
L’aggressione

A questo punto arriva anche il cognato, che viene colpito con un piede di porco e cade a terra; la padrona di casa nel frattempo continua a trattenere, per quanto possibile, il malvivente, che la trascina. «Continuava a ripetermi che mi avrebbe fatto molto male se non mi fossi staccata» prosegue la donna. Nel frattempo esce anche il secondo ladro con tra le mani la refurtiva, la padrona di casa tenta di recuperarla ma viene colpita al petto ed è costretta ad arrendersi.
Nonostante i parenti avessero chiuso il cancello, i due malviventi sono comunque riusciti a fuggire e sparire. Poco dopo sono arrivati i carabinieri che ora stanno indagando sull’accaduto. Tra la refurtiva anche oggetti dal grande valore affettivo, come la corona del rosario che era stata regalata alla donna dal cardinale Giovanni Battista Re, «la volevo tenere tra le mani alla mia morte» conclude sconfortata e amareggiata.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
