A Quinzano il restauro di un soffitto ottocentesco dalla Calabria

Nel suo studio a Quinzano d’Oglio, sta ospitando un soffitto dell’Ottocento che il mese scorso è andato a ritirare personalmente in Calabria per poterlo restaurare con una tecnica tutta nuova.
Lorenzo Fontana, quinzanese originario di Verolanuova, ama definirsi un «decoratore mimetico»: spiega, infatti, di essere specializzato nel recupero delle parti della decorazione che sono andate perdute «la mia missione è quella di ripristinarle per riportare in vita la storia, salvandola e ricollocandola dove venne realizzata».
Il restauro
Ed è questo che sta facendo con il grande soffitto antico. «Poche settimane fa ho ritirato e trasportato il soffitto dell’Ottocento dipinto a tempera dalla Calabria a Brescia – racconta Fontana –. Mi sto occupando del suo curioso restauro: curioso perché ho deciso di tagliarlo a pezzi e sezionarlo, in quanto versava in condizioni drammatiche: il soffitto era parzialmente crollato e le infiltrazioni d’acqua stavano facendo il resto. Lo ricostruirò nelle sue parti mancanti e lo ricomporrò in loco una volta ultimato. Il soffitto aveva ceduto sotto la pressione delle infiltrazioni, i pigmenti spolverano, era rimasto tristemente accartocciato e molte tracce sono andate perdute: un vero disastro».
Le origini del soffitto decorato si rifanno a una tecnica particolare che consisteva nel dipingere dei fogli di carta sovrapposti e successivamente incollati ad una tela di juta.

«Queste tessere costituivano una sorta di puzzle e venivano fissate puntigliosamente alle travi di legno del soffitto, per mezzo di tasselli – precisa Fontana –. L’effetto finale determinava una grande decorazione pittorica, che veniva poi incorniciata attorno al perimetro, come fosse un enorme quadro».
Il lavoro
Prima di questo però l’artista era in Francia dove ha condotto un lavoro altrettanto importante e imponente.
«Ho trascorso cinque mesi a Parigi, di fronte all’Eliseo, in una delle vie più importanti della città, tra gallerie d’arte e boutique d’alta moda – precisa –. In questo prestigioso contesto mi sono occupato del rinnovamento di un grande spazio restaurando porte, infissi, boiserie, decorazioni e tutti i complementi d’arredo. I proprietari volevano preservare l’autenticità del contesto senza stravolgimenti stilistici. Ho esteso i miei interventi anche all’esterno, sulle facciate e lungo i vani scala, ripristinando e tinteggiando cornici e pareti».

«La mia professione si evolve – dice – attraverso nuovi materiali e nuove tecnologie: attualmente mi occupo anche di restauro contemporaneo, partendo dalla progettazione alla ristrutturazione globale degli immobili. In veste di decoratore, invece, intervengo per rimediare agli errori di un passato non troppo lontano conferendo anche alle dimore di recente costruzione, dignità e pregio».
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