Cronaca

Proprietari in ferie e ladri in casa: i consigli della Questura

Secondo l’analisi «l’80% dei furti in abitazione avviene forzando la porta d’ingresso»
Agenti in un condominio dopo un furto © www.giornaledibrescia.it
Agenti in un condominio dopo un furto © www.giornaledibrescia.it
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La scorsa settimana la presa di posizione, e l’invito ai cittadini ad essere parte attiva, del prefetto Polichetti. Ieri la fotografia della situazione, e una serie di consigli, da parte del questore Sartori. L’estate entra nel vivo e con un numero sempre maggiore di bresciani in vacanza, le istituzioni alzano l’allerta sul tema della sicurezza, in particolare per quello che riguarda i furti in appartamento.

Il fenomeno

Un reato odioso che colpisce le persone nell’intimo della propria casa e che, anno dopo anno, segna un incremento dei casi dall’estate fino all’autunno inoltrato. Itopi d’appartamento prima approfittano dell’assenza dei proprietari per le vacanze e poi, in ottobre e novembre, sfruttano il buoi che arriva a metà pomeriggio. Per questo, nelle scorse ore, la Polizia di Stato ha diffuso alcuni dati e lanciato una serie di consigli per difendere le proprie case.

Secondo l’analisi della Questura cittadina infatti «l’80% dei furti in abitazione avviene forzando la porta d’ingresso» utilizzando una serie di tecniche differenti: il «Lock picking» è l’apertura delle serrature utilizzando graffette. Metodo piuttosto complesso da padroneggiare, se il ladro è abbastanza abile può aprire la porta senza lasciare alcun segno di effrazione. Il «Key bumping» invece si basa sul fatto che ogni marca e tipologia di serratura col cilindro europeo ha una sua «bumping key»: una chiave che, una volta inserita, riesce ad aprirla Serve solo un martello e non lascia segni. Più datate ma non meno efficaci sono le «chiavi bulgare» che permettono di ricostruire il profilo della chiave di una serratura a doppia mappa senza avere la chiave originale. Anche in questo caso non restano segni anche se esistono serrature a doppia mappa di nuova concezione dotate di contromisure, in grado di resistere agli attacchi dei ladri.

Un altro sistema che gli agenti hanno riscontrato è quello dei «fili invisibili di colla»: i malviventi fissano sulle porte sottili fili di colla, poi tornano sul posto e se li trovano intatti sono certi che l’appartamento è disabitato. Anche usando lastre di plastica, tipo carte di credito, fatta passare nella fessura tra porta e stipite, un ladro è in grado di aprire una serratura non chiusa a chiave. Tristemente noto anche nel bresciano il «forellino»: i ladri entrano in casa praticando un piccolo buco nel legno dell’infisso e inserendo poi un arnese con cui fanno ruotare la maniglia. Una tecnica che non supera inferiate e sistemi di allarme. Alcuni ladri infine, con una potente calamita, possono far girare dall’esterno una chiave che è inserita nella porta all’interno.

Contromisure

Difendersi da queste tecniche è possibile e per questo la Polizia ha diffuso una serie di consigli che vanno dai più ovvi come chiudere la porta a doppia mandata, e controllare che finestre e portoncini siano ugualmente serrate. Non meno scontato, ma spesso disatteso, il consigli di attivare i sistemi di allarme dove presenti.

Tra gli strumenti di cui ci si può dotare con una spesa contenuta ci sono i temporizzatori dei sistemi di illuminazione che possono anche essere collegati a telecamere visionabili da remoto. In caso di furto o smarrimento delle chiavi di casa è necessario fare immediatamente denuncia e rapidamente cambiare le serrature.

Non rivelare mai a persone al di fuori della stretta cerchia familiare dove si conservano documenti e oggetti di valore: questi devono comunque essere fotografati e inventariati con cura nel caso sia necessario sporgere denuncia per tornarne in possesso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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