Processo Strage, il Csm: «Se resta a Spanò lo decide il presidente del tribunale»

Il trasferimento di Roberto Spanò al tribunale civile di Brescia, che sarà effettivo dall’otto settembre, mette a rischio il processo a carico di Roberto Zorzi, accusato di essere uno degli esecutori materiali della Strage di piazza Loggia. Dovesse cambiare il collegio giudicante della Corte d’Assise, infatti, il procedimento potrebbe ripartire da zero.
La posizione del Csm
Sul tema è intervenuto Fabio Pinelli, vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura: «Il mutamento di funzione del dottor Roberto Spanò è avvenuto all’interno dello stesso ufficio, a formale domanda dello stesso magistrato – spiega Pinelli in una nota –. La circolare del Consiglio superiore della magistratura autorizza in ogni caso il dirigente dell’ufficio ad indicare i procedimenti che devono continuare ad essere seguiti dal magistrato oggetto del tramutamento. Il presidente del tribunale di Brescia – conclude – saprà certamente valutare in piena autonomia se sussistono procedimenti che richiedono di essere portati a termine dal predetto magistrato, dottor Roberto Spanò».
La presidenza del tribunale
«Il processo relativo alla strage di Piazza della Loggia non risentirà alcun danno dal provvedimento di trasferimento interno del dott. Roberto Spanò al settore civile». Lo assicura in una nota Cesare Bonamartini, magistrato responsabile per la comunicazione istituzionale. «La presidenza del tribunale – viene scritto – ha ben presente l’esigenza che tale giudizio sia celebrato con la celerità necessaria per un accadimento che ha drammaticamente segnato la storia della città di Brescia».
L’incompatibilità
Spanò ha deciso di trasferirsi al settore civile dopo l’apertura da parte del Csm di una pratica di trasferimento del sostituto procuratore Roberta Panico, moglie dello stesso Spanò, per questioni di incompatibilità. Dopo le ultime evoluzioni il Csm ha disposto l’archiviazione della pratica, «visto che è venuta meno in radice ogni possibile interferenza tra i magistrati data la diversità dei settori in cui i due magistrati ora operano».
Nelle scorse ore Spanó ha inviato una lettera al plenum del Csm per chiedere di riscrivere la motivazione dell’archiviazione proposta dalla prima commissione, cancellando una nota ritenuta irrispettosa e che andrebbe contro la ricostruzione emersa durante l’istruttoria sull’incompatibilità.
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