CronacaBassa

Prende per il collo la moglie davanti alla caserma, arrestato 45enne

Il caso a Pontevico: scoperti poi anni di maltrattamenti. Aperto il Codice Rosso
La caserma dei carabinieri di Pontevico © www.giornaledibrescia.it
La caserma dei carabinieri di Pontevico © www.giornaledibrescia.it
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Lo hanno fermato e arrestato per resistenza. Hanno dato il tempo alla moglie di sentirsi al sicuro in caserma, mentre il marito era trattenuto in cella. E lei ha raccontato gli anni di botte e insulti che ha subito. Non è servito altro e il procedimento da Codice Rosso si è messo in movimento.

L’episodio è avvenuto mercoledì a Pontevico, proprio nei pressi della caserma dei carabinieri. I militari hanno sentito un vociare all’esterno, le urla di uomo e di una donna e il suono del campanello. Si sono affacciati e hanno visto lei che cercava di farsi aprire dalla stazione dell’Arma e lui che, prendendola per il collo, cercava di trattenerla. Immediatamente sono usciti e hanno provato a calmarlo ma lui, macedone di 45 anni da tempo residente in Italia, si è scagliato anche contro di loro. Subito è scattato l’arresto per resistenza.

Le botte

La donna è sua moglie, connazionale di un anno più giovane, che però, probabilmente per paura, non voleva denunciare l’aggressione che aveva appena subito dal marito violento. Le ore che però lui ha passato in cella hanno dato il tempo ai carabinieri di approfondire la situazione e capire che quei comportamenti, nella famiglia, fossero frequenti. Con quel quadro davanti, in accordo con la Procura della Repubblica, i militari hanno avviato le pratiche del codice rosso per il reato di maltrattamenti in famiglia, che prevede la procedibilità d’ufficio.

Ieri mattina poi l’uomo è stato portato in tribunale dove si è celebrata l’udienza per direttissima. Il difensore ha ottenuto i termini a difesa e per il momento nei suoi confronti è stato disposto l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

La norma

Dal 2019 la disciplina del «Codice Rosso» prevede infatti che per alcuni reati specifici, e tra questi i maltrattamenti in famiglia stalking e violenza sessuale, ci sia una procedura rapida attraverso la quale il magistrato cui viene assegnato il fascicolo deve sentire, entro tre giorni, la persona offesa.

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