Vuole un posto in comunità a Concesio: prende a pugni il medico

Paolo Bertoli
L’uomo ha colpito la dottoressa che lo aveva ricevuto, poi si è scagliato su un collega e sui carabinieri. Nell’udienza per direttissima ha patteggiato una condanna a dieci mesi di reclusione
Un medico (immagine simbolica) - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un medico (immagine simbolica) - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Non voleva aspettare. Neppure qualche giorno. Voleva un posto per sé in una comunità seduta stante. E non ha voluto sentire ragioni. Prima ha preso a pugni la dottoressa che lo aveva ricevuto, poi ha colpito il collega intervenuto in sua difesa e ha distrutto gli arredi dell’ambulatorio e, non contento, ha aggredito anche i carabinieri interventi per provare a calmarlo, danneggiando anche la loro auto.

A Concesio

È stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale il 32enne, di origini straniere, che giovedì pomeriggio si è presentato al Cps di Concesio dopo essere stato poco prima allontanato da una struttura dello stesso tipo in città. L’uomo, che da tempo ha problemi di tossicodipendenza ed è senza fissa dimora, pretendeva di essere collocato immediatamente in una comunità. Senza attendere il proprio posto, senza che venisse espletate le inevitabili, e necessarie, formalità burocratiche.

L’arrivo dei carabinieri

La prima a farne le spese è stata la psichiatra che se lo è trovata davanti, colpita con un pugno in pieno volto. La furia dell’uomo si è poi rivolta agli altri operatori del centro e sugli arredi, distrutti. Neppure l’intervento dei carabinieri ha riportato la calma. Una pattuglia della stazione di Villa Carcina è arrivata al Cps e ha provato a tranquillizzare il 33enne. Senza successo. Anche immobilizzarlo non è stato semplice e con calci e pugni ha colpito i militari e danneggiato la loro auto.

L’udienza

Neppure questa mattina, nell’udienza per direttissima in cui è comparso in Tribunale, è stato tranquillo. Il giudice lo ha più volte richiamato per il suo comportamento, nonostante fosse costantemente piantonato dai carabinieri. Alla fine dell’udienza ha patteggiato una condanna a 10 mesi di reclusione e gli è stato imposto il divieto di avvicinamento al Cps di Concesio.

Solo la scorsa settimana un altro medico, e gli infermieri che erano con lui, questa volta dell’ospedale di Esine, è stato colpito da un paziente che pretendeva ulteriori accertamenti e che poi è stato arrestato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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