CronacaGarda

Polpenazze, donna trovata in strada legata: due arresti per tortura

I carabinieri hanno portato in carcere due uomini: un 42enne e un 31enne italiani, accusati anche di violenza sessuale e sequestro di persona
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Il luogo del ritrovamento della donna
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Le accuse sono pesantissime: sequestro di persona, tortura e violenza sessuale aggravata dalla crudeltà. Per questo Matteo Venturelli, 42enne di Gavardo e Massimiliano Scarano, 31enne anche lui di Gavardo sono stati arrestati dai carabinieri di Brescia. Venturelli si trova ora in carcere e Scarano è ai domiciliari.

Cosa è successo

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la notte del 9 settembre scorso una donna di origini brasiliane, che fa la escort, si era recata in una villa di Soprazocco di Gavardo, di proprietà di uno degli indagati, per partecipare a una serata. Nel corso della notte, la situazione sarebbe però degenerata: i due uomini avrebbero costretto la donna ad assumere sostanze stupefacenti contro la sua volontà e sottoponendola a violenze fisiche e sessuali di particolare crudeltà.

«La donna è stata privata della sua libertà per essere asservita al volere di
Matteo Venturelli: questi l'ha trattata per giorni come mero oggetto del suo volere, l'ha vestita e svestita a suo piacimento, l'ha costretta ad assumere droghe senza neppure conoscere la loro esatta consistenza né gli effetti che avrebbero avuto sul suo corpo e l'ha sottoposta a pratiche sessuali delle quali ella non serba alcun ricordo» scrive il gip.

Il ritrovamento sul ciglio della strada

La vittima sarebbe stata trattenuta all’interno dell’abitazione fino alle prime ore dell’11 settembre, quando, ormai priva di sensi, sarebbe stata abbandonata lungo una strada secondaria di Polpenazze del Garda, con mani e piedi legati, nel tentativo di ritardarne il ritrovamento e di evitare sospetti.

Proprio quella mattina, alcuni passanti avevano notato il corpo della donna riverso a terra e avevano allertato i soccorsi. L’immediato intervento dei carabinieri aveva dato il via alle indagini che, nel giro di poche settimane, hanno portato all’identificazione e all’arresto dei due presunti responsabili.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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