Piancogno, la nuova piazza omaggia la forza delle operaie dell’Olcese

In molte famiglie della media Valcamonica c’è stata una mamma, una nonna o una bis che ha lavorato al cotonificio Olcese di Cogno.
Sono tutte storie di sacrifici, di lavoro duro, ma di grande indipendenza e di affrancamento. Perché, nonostante le fatiche di raggiungere una fabbrica a piedi o in bici, magari con due ore di cammino ad andare e altrettante a tornare e magari indossando degli zoccoli di legno, si trattava di un lavoro femminile che non era facile trovare decenni fa in una vallata alpina e che permetteva anche alle donne di uscire di casa e contribuire a sostenere la famiglia. Era un impiego non redditizio e non in un comodo ufficio, ma tutte, raccontano i testimoni dell’epoca, erano felici e all’Olcese si arrivava cantando.
Fuori dall’azienda
È un po’ per questo spirito, ma anche per la storia imprenditoriale e di riscatto che custodisce, che l’Amministrazione di Piancogno ha deciso di intestare alle Operaie dell’Olcese la piazzetta di fronte a uno degli ingressi dello storico stabilimento, oggi ancora in parte attivo (ma in difficoltà), lungo via Vittorio Veneto, all’imbocco di via Sette Camini.
La giornata
La cerimonia d’intitolazione è stata celebrata domenica mattina, nell’ambito della festa per il centenario del gruppo alpini, ed è stata l’occasione per ricordare la storia delle «Donne di tela, di fatica, di coraggio» (questo il sottotitolo della piazza).
Un gesto che vuole «restituire nome, dignità e gratitudine a madri, figlie e sorelle che erano l’anima nascosta di un secolo di storia, a donne che ogni mattina scendevano dai monti per lavorare ai telai, con vite semplici che sostenevano un gigante del cotone».
L’intervento
La nuova piazza - venuta pronta a inizio anno dopo i lavori per la creazione di sottoservizi, parcheggi, aiuole, pensilina bus e segnaletica - è stata oggetto, nei mesi scorsi, di un singolare concorso di idee, aperto a tutti i cittadini di Cogno e della Valle, che hanno potuto inviare in municipio una proposta di nome.
Diverse le idee vagliate dalla commissione Urbanistica del Comune di Piancogno, tutte dirette a rispecchiare l’identità e la storia del paese, onorando personaggi, eventi o richiamare aspetti caratteristici della cultura, come lo sono state, appunto, le Operaie dell’Olcese.
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