Pallio, anello e riti: la messa di insediamento di papa Leone XIV

Sarà il giorno dell’abbraccio dei fedeli e del mondo attraverso i loro capi di Stato. Sarà il momento del discorso «programmatico». Sarà la messa con la quale papa Leone XIV comincerà il suo ministero petrino. Domenica a Roma sono attesi oltre 250mila fedeli. Saranno circa duecento le delegazioni dei Paesi e delle organizzazioni internazionali. Previsti poi rappresentanti delle altre Chiese cristiane e delle altre religioni, ebrei e musulmani ma anche buddisti e sikh.
Messa solenne
La messa è tra le più solenni in Vaticano, anche se papa Bergoglio aveva sfrondato il rito. Per questa messa di inizio pontificato di Leone ancora non sono stati diffusi dettagli, ma si tratterà in ogni caso di una celebrazione che durerà almeno un paio d’ore.
La data del 18 maggio non corrisponderebbe ad un santo particolare (Francesco aveva scelto il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, santo a lui molto caro). Da ricordare comunque, anche se forse è solo una coincidenza, che in questa data, 105 anni fa, nasceva San Giovanni Paolo II.
I riti
I riti dovrebbero prendere il via dalla tomba di San Pietro, sotto l’altare centrale della Basilica, dove il Papa dovrebbe andare accompagnato dai patriarchi e dagli arcivescovi delle Chiese orientali cattoliche. Lì troverà pallio, anello e evangeliario; poi la processione per uscire dalla Basilica, con canti e invocazioni ai santi, compresi i Papi santi. Poi alcuni cardinali in rappresentanza del Collegio dovrebbero fare l’atto di obbedienza.
Tra cardinali e altri ecclesiastici a concelebrare potrebbero essere diverse decine di persone. Potrebbe essere rappresentato anche l’ordine degli agostiniani al quale appartiene papa Prevost.
Il pallio e l’anello, il greco e il latino
Il nuovo vescovo di Roma indosserà il pallio e l’anello del pescatore e con questi simboli prenderà il via il pontificato.
Il pallio è un paramento liturgico costituito da una striscia circolare di stoffa di lana bianca ornata da sei piccole croci, avvolta sulle spalle. La si fa passare intorno al collo e ha un pendente anteriore e uno posteriore; è riservata al papa, agli arcivescovi, ai patriarchi e ai primati, e nel caso della messa di insediamento viene data dal nuovo Papa dal cardinale protodiacono (in questo momento Dominique Mamberti, visto sulla Loggia per l’«Habemus Papam»). Queso paramento è il simbolo del Buon Pastore ed è detto anche pallio pastorale: sta a indicare metaforicamente l’immagine di Cristo che prende sulle proprie spalle la pecorella smarrita (il popolo cristiano). Ecco il perché della lana.

L’anello del pescatore è invece il simbolo dell’autorità del Papa in quanto vescovo di Roma e successore di Pietro. Al centro ci sono San Pietro con la barca e la rete, a simboleggiare la missione evangelica del Pontefice, «pescatore di uomini» come Pietro. In questo caso a consegnarlo a papa Prevost sarà il cardinale decano, il bresciano Giovanni Battista Re.
Nel giorno della morte di papa Francesco, la distruzione del suo anello del Pescatore aveva segnato l’inizio della sede vacante.

Come da tradizione, si tornerà a sentire tanto latino, il Vangelo anche in greco, l’omelia in italiano e letture e preghiere in tante altre lingue. A chiudere la celebrazione sarà la recita del Regina Coeli che in questo periodo liturgico sostituisce l’Angelus.
Chi segue la messa in Piazza
La messa è aperta a tutti, non c’è bisogno di biglietti, ma la geografia della piazza è disegnata. Sul sagrato saranno a sinistra, guardando la basilica, dopo i concelebranti, gli ecclesiastici, cioè arcivescovi e vescovi e anche le delegazioni delle chiese cristiane. Sulla destra, come sempre, prenderanno posto le delegazioni dei Paesi, con capi di Stato e di governo.
Scendendo dal sagrato, a sinistra ci saranno i rappresentanti delle altre religioni, sacerdoti e seminaristi. Dall’altra parte, sulla destra, ci sarà il corpo diplomatico e le altre autorità. Il resto della piazza è aperta a tutti coloro che vorranno partecipare.
Come per i funerali di papa Francesco, dovrebbero essere installati dei maxischermi nella zona del Vaticano per fare seguire la messa a coloro che non riusciranno ad entrare nella piazza.
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