A Ossimo è stata inaugurata la Casa di comunità

Un nuovo pezzo del puzzle della sanità territoriale ha trovato ieri la sua collocazione, con l’inaugurazione della Casa di comunità di Ossimo. La struttura sarà a disposizione soprattutto di abitanti, turisti e ospiti dell’Altopiano del sole, ovvero dei Comuni di Borno, Lozio e Ossimo, per una popolazione totale di circa 5mila persone. Nella fase di start up saranno attivati i servizi di base, da potenziare in base ai bisogni emergenti per questo specifico territorio.
Cosa contiene
La realizzazione della struttura è stata finanziata dal Pnrr con circa 900mila euro, impiegati per l’efficientamento energetico (sostituzione dei serramenti e realizzazione di un nuovo cappotto per la riduzione dei consumi energetici), per la realizzazione di un nuovo sistema di generazione, distribuzione ed emissione del calore e per gli impianti, con componenti meccanici ed elettrici di ultima generazione e a basso consumo.
All’interno saranno attivati numerosi servizi, tra cui il Punto unico d’accesso, il Centro unico prenotazioni, la protesica integrativa, l’ambulatorio di medicina generale, le cure domiciliari, un’area della specialistica ambulatoriale e diagnostica di base e, in particolare, le discipline di medicina interna e reumatologia, il servizio di psicologia, ambulatori infermieristici, il punto prelievi e i gruppi Serd. Saranno inoltre presenti gli infermieri di famiglia e comunità, l’ambulatorio vaccinale e le assistenti sociali. Quella di Ossimo è la quarta casa inaugurata nel 2025. Per il direttore generale dell’Asst Valcamonica Corrado Scolari «si sta componendo un mosaico molto virtuoso in Valle insieme alle altre già operative».
Innovazione

«Tanti – aggiunge – i servizi e le innovazioni presenti, dalla telemedicina ai servizi a domicilio. Lo scopo principale è offrire servizi di prossimità al territorio, per completare l’offerta dei nostri ospedali. Questi risultati sono possibili grazie al lavoro in rete di tutti i professionisti della sanità camuna».
Presente alla cerimonia anche l’assessore regionale Simona Tironi, che ha assicurato attenzione e concreta presenza. «L’Asst Valcamonica ha rispettato tempi e impegni assunti nell’utilizzo di fondi e strumenti di norma per aprire le quattro case previste per il 2025 – ha affermato Tironi –. Due sono gli investimenti primari per chi vive in montagna: scuola e sanità, pilastri fondamentali per non spopolare la montagna. E qui, in Valcamonica, lo avete realizzato, accanto ai servizi che, nel frattempo, non si sono ridotti».
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