Ospedale di Gavardo, il Pd: «Mancano le politiche di welfare»

Il vicepresidente del consiglio regionale Del Bono: «Conseguenza di politiche che vanno nella direzione di una sanità centralista»
Da sinistra: Cominelli, Del Bono, Zanardi, Ortolani
Da sinistra: Cominelli, Del Bono, Zanardi, Ortolani
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«Bene l’accordo quadro con le altre Asst, bene le convenzioni, bene i nuovi bandi per reclutare personale. Ciò che manca sono le politiche di welfare per attrarre e trattenere medici e infermieri, politiche tra l’altro richieste dal territorio e mai attuate». A dirlo è il Pd preoccupato della situazione dell’ospedale di Gavardo.

La richiesta

La richiesta di impegno per salvare e rilanciare questo presidio strategico per una grande area con vocazione turistica arriva dai consiglieri regionali Emilio Del Bono e Miriam Cominelli, dal segretario provinciale Michele Zanardi e dal portavoce locale Diego Ortolani. «A differenza della Valcamonica – sostengono – qui in materia di welfare non è stato fatto nulla. L’ospedale regge grazie al senso di dovere del personale».

Del Bono allarga lo sguardo: «Tutto ciò non sta accadendo per caso, ma è la conseguenza di politiche che vanno nella direzione di una sanità centralista, che vede il territorio senza autonomia e voce in capitolo».

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