Nuovo cappotto per la primaria di Borgo San Giacomo: bolletta giù di 49mila euro

Emmanuele Andrico
Grazie all’efficientamento energetico la «Padre Giulio Bevilacqua» si è scoperta anche amica dell’ambiente
La scuola primaria intitolata a padre Giulio Bevilacqua - © www.giornaledibrescia.it
La scuola primaria intitolata a padre Giulio Bevilacqua - © www.giornaledibrescia.it
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Meno sprechi, maggiore risparmio in bolletta, una scuola più bella, sicura e amica dell’ambiente. Così appare oggi la primaria «Padre Giulio Bevilacqua» di Borgo San Giacomo, dopo l’imponente opera di efficientamento energetico a cui è stata sottoposta.

L’intervento

Per i lavori sull’intero edificio di 1.700 metri quadrati, il costo dell’opera è stato di 980mila euro, finanziati interamente dal Gse (Gestore Servizi Energetici). L’architetto Giuliana Orefice, in qualità di responsabile del progetto, ha sottolineato che «il suddetto si inserisce in una strategia più ampia di interventi che negli ultimi dieci anni hanno ridotto notevolmente i costi delle casse comunali».

Inoltre, gli ingegneri Antonio Mancuso e Denis Otmani, hanno spiegato che «la scuola è stata realizzata negli anni ’70 con un impianto sprovvisto dei criteri di risparmio e sicurezza. Abbiamo proceduto con una diagnosi energetica che ha permesso di individuare le migliori opportunità di riduzione dei costi energetici e, al contempo, garantire le più favorevoli condizioni di fruibilità interna degli ambienti. Il progetto, successivamente, è passato al vaglio del Gse, che ne ha verificato una serie di parametri ambientali molto stringenti, in particolare la classificazione nZEB (edificio con un consumo energetico molto vicino a zero). Un traguardo raggiungibile solo grazie all’impiego di tecnologie sviluppate nell’ultimo decennio».

Nel dettaglio, è stato realizzato un cappotto di 14 centimetri; l’isolamento del sottotetto con lana di roccia di 20 centimetri; le serrande in Pvc sono state sostituite con quelle di alluminio coibentato, automatizzate e regolate da un timer; impianto di illuminazione a led con sensori per il regolamento in automatico a seconda della quantità di luce solare che entra nelle aule; impianto di riscaldamento a pompa di calore, con la sostituzione della vecchia caldaia a metano e la realizzazione di un impianto di ventilazione meccanico per il ricambio dell’aria nei vari locali, grazie al quale il rischio di contagio in caso di presenza di un virus si riduce del 96%.

Sul tetto c’è un impianto fotovoltaico risalente ad alcuni anni fa che però non è di proprietà comunale. Sulla parte libera del tetto della scuola è stato installato un nuovo impianto da circa 20 kilowatt con batteria al litio, che consente di abbattere totalmente i costi elettrici dovuti ad illuminazione, ventilazione meccanica, raffrescamento e Acs.

I bilanci

Anno scolastico finito e tempo di bilanci. Se per metano ed energia elettrica nel 2022 erano stati spesi 58mila euro, nell’anno scolastico appena trascorso la bolletta è scesa a 9mila euro, un risultato straordinario. Ringrazia anche l’ambiente, la produzione di anidride carbonica è infatti passata da 40 a circa 4 tonnellate all’anno.

«Questo lavoro da solo non salverà il mondo dal cambiamento climatico, ma dà speranza alle nuove generazioni per vincere la più grande sfida dell’umanità», hanno concluso Mancuso e Otmani.

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