New York, la «Si può fare Band» all’Onu per le persone con disabilità
«L’Italia all’Onu testimonia in modo concreto cosa si può fare quando si danno occasioni alle persone, quando si vogliono valorizzare i talenti, le competenze, le possibilità e non vedere solo i limiti». Così, alle Nazioni Unite, la ministra Alessandra Locatelli ha aperto la Conferenza annuale degli Stati parte della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.
Dalle parole si è subito passati ai fatti con «una realtà che dobbiamo portare in tutto il mondo insieme». È la bresciana Si può fare Band che da Verolanuova – con Davide Zubani in testa – ha raggiunto la Grande Mela per portare il suo progetto di inclusione. L’esibizione, c’era da scommetterlo, è stata piena di energia ed emozione.
Nel concerto si è inserita anche la performance dell’illusionista della mente Christopher Castellini di Gottolengo: «È stato fantastico», il suo commento a caldo. «Ho coinvolto spettatori tutti scelti a caso a parte la ministra, a cui comunque non avevo anticipato nulla. Il filo conduttore della mia performance, la casualità appunto, è stata un’occasione per riflettere sulla casualità della vita. Vita che, guardata da una prospettiva diversa, ci dimostra che Si può fare».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.