Nel 2023 i turisti stranieri hanno speso 1,6 miliardi di euro nel Bresciano

La Redazione Web
La stima è di Confesercenti della Lombardia Orientale, Quaresmini: «Compensato in parte il rallentamento della domanda italiana
Piazza Loggia gremita di turisti -  © www.giornaledibrescia.it
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In provincia di Brescia i turisti stranieri hanno speso 1,6 miliardi di euro nel corso del 2023. Questa è la stima fatta da Confesercenti della Lombardia Orientale che specifica come 601,81 milioni siano stati utilizzati per gli alloggi, 551,66 milioni per la ristorazione e i pubblici esercizi, 183,89 milioni per i trasporti (anche se difficilmente accreditabile come ricaduta sul solo territorio provinciale), 167,17 milioni per lo shopping, 100,3 milioni per cultura e attività ricreative e 66,87 milioni per altre spese.

Numeri di un certo spessore, che equivalgono a una boccata di ossigeno per il tessuto commerciale e turistico della nostra provincia. «I viaggiatori stranieri spendono un euro su tre in un pubblico esercizio - osserva la presidente di Confesercenti della Lombardia Orientale Barbara Quaresmini -. Una preferenza che ha permesso, nelle mete turistiche, di compensare in parte il rallentamento della domanda italiana e l’aumento dei costi di attività. E che conferma il ruolo fondamentale che i nostri bar, ristoranti, pizzerie e pub svolgono nel nostro turismo».

«Il sistema dei pubblici esercizi italiani, e di riflesso anche bresciani, ha caratteristiche uniche al mondo - afferma Emilio Zanola, presidente Fiepet (Federazione italiana degli esercenti pubblici e turistici) per Confesercenti della Lombardia Orientale -. Parliamo di realtà spesso legate alla cucina tradizionale locale, che generano una varietà di offerta sul territorio unica spinta negli ultimi anni anche dall’aumento di dehor e tavoli all’aperto: un ampliamento avvenuto per ragioni di sicurezza pubblica con la pandemia, ma che è diventato una delle modalità di consumo più gradite. Turisti e non scelgono i tavoli all’esterno anche perché permettono di godersi la bellezza delle nostre strade e piazze. L’auspicio, ora, è che si lavori per rendere strutturale il regime di semplificazione».

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