Movida in Carmine, lo scontro tra residenti e Comune arriva in Tribunale

Nessuna mediazione. Lo scontro tra i residenti del Carmine e la Loggia si risolverà in Tribunale. Lo scorso 9 settembre è stato infatti notificato l’atto di citazione con il quale 68 abitanti del quartiere chiedono oltre due milioni di euro per risarcire tre anni di rumori molesti generati dal divertimento notturno in città.
Un tentativo di «riappacificazione» tra le parti c’era stato nei giorni scorsi, ma non si è arrivati ad una soluzione condivisa e quindi è partita ufficialmente la causa già annunciata nei mesi scorsi.
Non solo risarcimento
Oltre al risarcimento economico, i cittadini vogliono anche che il giudice imponga al comune di Brescia di far cessare i rumori che impattano sulla qualità della vita del quartiere.
In questo senso avrà un peso specifico quella perizia commissionata dagli stessi residenti all’esperto di acustica Mauro Riggi, che parlava di «rumori da zona industriale».
La prima udienza in tribunale è prevista a gennaio e a seguire i residenti nella battaglia giudiziaria è l’avvocato Giovanni Daleffe di Bergamo, specializzato nel diritto immobiliare, trattato anche con riguardo ai profili urbanistici ed edilizi.
Tutti i riflettori sono ora puntati sulla vicenda giudiziaria che, dopo il caso di Franco Paroli (che portò in tribunale il fratello sindaco ottenendo dalla Cassazione una sentenza favorevole nel 2023) potrebbe fare scuola in Italia, per mole di ricorrenti e per entità del risarcimento.
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