A Mazzano giovani con disabilità puliscono parchi e aree verdi

Nadia Lonati
Inclusione, ambiente e cittadinanza attiva al centro del progetto promosso dal Comune con la cooperativa La Rondine: in campo anche educatori e volontari
I ragazzi con pinze e guanti - © www.giornaledibrescia.it
I ragazzi con pinze e guanti - © www.giornaledibrescia.it
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Entusiasmo, spirito di comunità e desiderio di dare il proprio contributo diventano segno tangibile di un’esperienza virtuosa e generativa. Ha preso il via martedì il progetto «Puliamo Mazzano», nato nell’ambito dei Patti di collaborazione tra il Comune e la cooperativa sociale La Rondine.

Ogni settimana, come accaduto per l’uscita inaugurale, un gruppo di giovani e adulti con disabilità – utenti del centro socio educativo «Il tulipano» della cooperativa – si muoverà in diverse zone del territorio per ripulirle da rifiuti e sporcizia. Accanto a loro l’educatrice Rosa Pontrelli, alcuni volontari del gruppo «Puliamo Molinetto» e Emidio Borgognoni, già attivo nei progetti di cittadinanza attiva.

Obiettivi

Molteplici gli obiettivi dell’iniziativa, come spiega Giovanni Chiarelli, coordinatore della cooperativa: «Questo progetto, che stimola lo sviluppo dell’autonomia di ciascuno, ha ricadute in diversi ambiti: ecologico – grazie alla pulizia e al riciclo dei rifiuti –, motorio – perché l’attività si svolge camminando per il paese –, culturale e sociale, perché si coltiva il senso di cura del territorio e si promuove una cultura dell’inclusione. Questi ragazzi, motivati e partecipi, rappresentano un esempio concreto di cittadinanza attiva: ognuno dà il proprio contributo valorizzando le proprie capacità, nel rispetto di ciò che lo circonda e con grande senso di responsabilità».

Pinze e guanti

Mentre Giacomo, Roger, Giulia, Luca ed Elda si muovono con pinze, guanti e sacchi forniti dal Comune, ben riconoscibili con le pettorine arancioni, i cittadini si fermano a parlare con loro, li ringraziano, talvolta anche con gesti concreti. È successo, ad esempio, l’altra mattina, quando il titolare di una pizzeria ha offerto loro bevande per ristorarsi. Un segno di vicinanza e riconoscenza che rafforza il senso di appartenenza e crea nuove connessioni all’interno della comunità. «C’è gratitudine per quello che fanno – prosegue Chiarelli – e il loro impegno è generativo: da un’azione ne nascono altre. Chiunque volesse unirsi è il benvenuto».

Sono quattro le aree attualmente coinvolte: i parchi della zona artigianale di Molinetto e quello Diamante a Ciliverghe, la zona verde di via Aldo Moro e il collegamento ciclo-pedonale tra Molinetto e Mazzano, in via Kennedy. «Ringraziamo questi ragazzi – afferma l’assessora Laura Arici –: il loro entusiasmo nel mettersi al servizio della comunità e nel cercare di essere utili agli altri è contagioso. Il loro contributo è prezioso per tutti. Ma non deve restare un gesto isolato: l’obiettivo del progetto è aprire la comunità alle fragilità e al disagio, contrastando l’emarginazione attraverso la partecipazione attiva di tutti i cittadini a progetti inclusivi, che rafforzano i legami sociali e rendono il territorio più accogliente e sensibile ai bisogni di ciascuno».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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