Marone, un milione per la rinascita del centro sportivo

Flavio Archetti
L’area vicina alla Casa di Comunità ospiterà spazi per varie discipline
Il cantiere del nuovo centro sportivo - © www.giornaledibrescia.it
Il cantiere del nuovo centro sportivo - © www.giornaledibrescia.it
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La nuova Casa di Comunità in costruzione nel vecchio centro sportivo non occuperà tutto lo spazio dell’area di via Europa, ma poco più della metà. Il restante, circa il 40% dei 1.500 metri complessivi, è rimasto a disposizione del Comune che ha un progetto per sistemarlo e rilanciarlo in chiave sportiva.

Le novità

Come spiegato dal sindaco Alessio Rinaldi, «l’investimento da 1 milione e 40.000 euro prevede la costruzione di una piastra al coperto di 400 metri quadri dove oggi c’è il campo da calcetto, con struttura di legno lamellare. Inizialmente vi sarà realizzato un campo da padel, che potrà però essere convertito in altra attività in base alle esigenze. Di fianco alla piastra, sui 200 metri che confinano con una casa privata, troverà posto una zona per la ginnastica all’aperto, mentre gli spogliatoi saranno disposti in due blocchi, davanti e dietro la struttura». La parte del vecchio campo da tennis ospiterà un magazzino e un’infermeria, una struttura voluta dal Coni, necessaria per ricevere la validazione del Comitato olimpico nazionale e poter partecipare al bando regionale Impianti sportivi 2025 da cui l’amministrazione maronese conta di reperire 700.000 euro.

L’ingresso principale

L’ultima zona da riqualificare è di fianco all’ingresso principale, dove oggi c’è un piccolo edificio perimetrale diviso in due parti, una adibita a palestrina per i corsi di judo, che rimarrà tale, e l’altra che diventerà un bar, dotato di un piccolo spazio esterno. I tempi di realizzazione del nuovo centro sono stimati in dieci mesi.

Il progetto

Il progetto è stato candidato al bando regionale il 9 luglio. Il risultato si saprà in autunno. Sia che arrivino finanze dal Pirellone, sia che non arrivino, il progetto compirà il suo percorso. «La riqualificazione si farà in ogni caso – precisa il sindaco – con le finanze regionali o con le sole nostre forze. Nel secondo caso dovremo procedere a piccoli passi, e magari ricandidare le opere restanti in qualche altro bando, ma la strada è decisa e su quella procederemo».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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