A Marone l’attesa è finita: il frantoio sarà montato e pronto per ottobre

Il nuovo frantoio meccanico era uno dei crucci dell’Amministrazione del sindaco Rinaldi: acquistato e arrivato a Marone quasi un anno fa, è stato chiuso in un magazzino e lasciato lì da allora. E questo non per volontà di qualcuno, ma perché non si poteva installare.
Non tutte le cose possono sempre filare lisce, ma che la moderna macchina macina olive rimanesse così tanto tempo a prendere polvere per i ritardi del cantiere con cui si sta sistemando l’ex Cittadini, era un «boccone» troppo amaro da digerire anche per chi conosce bene i meccanismi dell’amministrare la cosa pubblica. Così, pressioni su pressioni, il cantiere ha ricominciato a marciare, gli spazi del frantoio hanno preso forma. Qualche giorno fa è arrivata la novità tanto attesa: la macchina per la molitura delle olive sarà installata.
«Abbiamo sentito poche ore fa la ditta Clemente di Matera, che ce lo ha fornito e ora farà posa e la messa in opera - racconta il sindaco Alessio Rinaldi -: ci ha garantito il lavoro entro fine mese, probabilmente tra 29 e 30 settembre, con collaudo il 10 ottobre. Anche se quest’anno la raccolta delle olive non è prevista ricca, contiamo di presentarlo al pubblico per la Festa dell’olio novello che faremo a novembre».
La struttura
Il nuovo frantoio avrà la rampa d’ingresso su via Roma e sarà ospitato in uno spazio di circa 500 metri quadri al piano livello-lago dell’ex Cittadini, in un’area interna, perché quella affacciata sull’acqua è riservata al ristorante che preparerà i prodotti tipici del territorio. È un impianto a ciclo automatico e continuo con una potenzialità di 1.200-1.300 kg di olive molite all’ora, molto simile a quello installato pochi anni fa a Sale Marasino. Conterà sulla possibilità di compiere tre carichi contemporaneamente di quattro quintali ognuno e tra una macinatura e l’altra garantirà il lavaggio degli ingranaggi per evitare che i diversi prodotti frantoiati in giornata si contaminino tra loro.
Per dotarsene il Comune di Marone, che con i suoi 17.000 ulivi è il più olivicolo del lago d’Iseo, ha contato sull’appoggio dell'assessore Alessandro Beduschi e dell’assessorato all’agricoltura di Regione Lombardia, che ha finanziato l’acquisto con 200mila euro.
«Lo ha fatto - ha detto l’assessore maronese ai lavori pubblici, Mauro Zanotti -, nell’ambito di una convenzione che ha coinvolto anche la Comunità montana e ha previsto sia l’installazione di un nuovo frantoio a Monte Isola, sia l’allungamento della Strada dell’olio sul territorio di Sale Marasino. E proprio per realizzare l’ampliamento della Strada dell’olio, che oggi corre tra le aziende agricole solo a Marone per coinvolgere le aziende in un percorso che le porti a qualificare l’olio con una Deco, avere un nuovo frantoio è determinante per i disciplinari».
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