CronacaBassa

«Non sono stato pagato»: minaccia di buttarsi dalla gru

Silvia Pasolini
L’uomo, che ha lavorato nel cantiere fino a fine agosto, protestava per il mancato pagamento da parte dell’impresa edile di Bari che lo aveva assunto e per il suo successivo licenziamento
I soccorritori nel cantiere a Orzinuovi © www.giornaledibrescia.it
I soccorritori nel cantiere a Orzinuovi © www.giornaledibrescia.it
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Momenti di tensione ieri pomeriggio nel cantiere della Casa di Comunità in via Bainsizza a Orzinuovi. Un carpentiere di circa 50 anni è salito su una gru a un’altezza di 20 metri, minacciando di gettarsi nel vuoto. L’uomo, che ha lavorato nel cantiere fino a fine agosto, protestava per il mancato pagamento da parte dell’impresa edile di Bari che lo aveva assunto e per il suo successivo licenziamento. Insieme a lui ai piedi della gru altri 5 operai suoi colleghi.

Il mese scorso, a Pontoglio, si era verificata una situazione analoga, con la protesta di alcuni operai che minacciavano di buttarsi dal ponteggio affermando di non essere stati pagati.

La protesta

Dal racconto di alcuni testimoni e dei passanti, l’operaio si è arrampicato sulla gru verso le 16.30 e ha iniziato a urlare a gran voce frasi concitate in dialetto pugliese e in italiano per esprimere la sua rabbia e la sua frustrazione, chiedendo di parlare con il datore di lavoro dell’impresa e reclamando quanto gli spettava per il lavoro svolto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, i Vigili del fuoco, l’automedica e il sindaco Laura Magli.

Dopo mezz’ora di mediazione da parte delle forze dell’ordine e del primo cittadino, l’uomo è sceso a terra, convinto da un carabiniere e dai vigili del fuoco che sono saliti e l'hanno imbragato per riportarlo giù. Il carpentiere, visibilmente scosso, è stato poi portato in caserma, dove è rimasto fino a tarda serata, accompagnato dal sindaco. Sul posto anche il rappresentante sindacale della Cgil: «L’operaio, insieme ad altri suoi colleghi, lamenta soprattutto di non aver ricevuto il pagamento per le ore straordinarie svolte da metà marzo a fine agosto e di essere stato licenziato, nonostante il cantiere sia ancora aperto. Adesso dobbiamo verificare il tutto con la controparte».

Il licenziamento

Sulla vicenda è intervenuto il direttore tecnico dei lavori, Gerardo De Villi: «Non mi occupo della parte amministrativa. Per quanto riguarda il cantiere, il carpentiere era stato licenziato insieme alla sua squadra perché era terminata l’opera di posa dei solai per la quale erano stati assunti». Ora i lavori per la Casa di comunità stanno procedendo con altri operai. Il carpentiere ha promesso di tornare se la situazione non verrà risolta.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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