Mancano 164 medici di base in provincia di Brescia: ora c’è un nuovo bando

Aaa cercasi medici di medicina generale disponibili a coprire, in provincia di Brescia, 164 posti vacanti. L’appello parte da Regione Lombardia che, attraverso un bando con scadenza fissata sabato 9 aprile, offre 1.435 incarichi più 53 per i pediatri di libera scelta, dei quali sette riguardano in provincia di Brescia. Numeri alti perché, si sa, i medici di medicina generale mancano proprio.
Quanti sono i medici di base
Nel Bresciano, ad oggi, se ne contano 748: in Valcamonica sono 59 (l’elenco completo, con recapiti e orari di ambulatorio, è disponibile sul sito della relativa Asst); nel territorio dell’Asst Spedali Civili ne sono attivi 318, mentre l’area dell’Asst del Garda può contare su 214 figure (198 titolari d’incarico). E nell’Asst Franciacorta ce ne sono 157 dei quali 14 hanno incarichi provvisori. Come si può immaginare non bastano: alcuni, su base volontaria, hanno superato il massimale (fissato a 1.500) arrivando a sfiorare i 1.800 assistiti e in certe zone è stato necessario attivare gli Ambulatori di medicina temporanea (Amt) per i pazienti ai quali non è stato possibile assegnare un medico. Si pensi a quello di Trenzano e a quello attivato nell’area dell’Asst del Garda con sei camici bianchi: uno a Preseglie, uno a Vestone, due a Sabbio Chiese e due a Bagolino.
I posti vacanti
Da qui la necessità di reperire nuove figure – con un bando regionale che viene pubblicato tre volte l’anno – per coprire 164 posti vacanti. Vacanti, ma non per questo completamente sprovvisti del servizio. In molti casi, infatti, a farsi in quattro sono i medici supplenti, per lo più laureati in formazione che stanno frequentando il corso triennale che consentirà loro di operare a pieno titolo nell’assistenza primaria. Nel territorio dell’Asst Spedali Civili ci sono 46 posti da coprire, dei quali 18 nell’ambito cittadino; nell’area dell’Asst Franciacorta 41 concentrati prevalentemente nella Bassa; nella zona dell’Asst del Garda 62 dei quali 12 tra Montichiari, Visano, Acquafredda e Carpenedolo.
E in Valcamonica 15, dei quali 7 nell’area bassa. Sono disponibili, inoltre, incarichi a ore per l’ex guardia medica e sette posti per i pediatri. «Risolvere tutte le situazioni sarà difficile, diciamo pure impossibile – osserva Giovanni Gozio, consigliere dell’Ordine dei medici e medico di medicina generale –: non ci sono medici».
Lo sottolinea anche Angelo Rossi, segretario provinciale della Federazione dei Medici di medicina generale (Fimmg), precisando che, rispetto ad altre province lombarde, «tutto sommato nel Bresciano non siamo messi male. La copertura è buona in città. I posti scoperti si trovano nelle zone periferiche, si pensi alla profonda Bassa, a certe aree montane, a Monte Isola o alla Valsabbia. Per far fronte a questa situazione alcuni colleghi hanno alzato il massimale, sono stati inseriti i corsisti (con mille pazienti nei primi due anni e fino 1.500 dal terzo, ndr) e sono scattati gli incentivi per chi è disposto a lavorare nelle aree più disagiate».
Ambiti più carenti
Qualche esempio? Dall’Asst Spedali Civili spiegano che «facendo riferimento ai criteri di identificazione delle aree disagiatissime definiti nell’Accordo integrativo regionale del 2022, nel nostro territorio di riferimento sono stati riconosciuti come aree disagiatissime l’ambito di assistenza primaria Bovegno-Collio, oltre che i Comuni di Pezzaze, Irma e Marmentino».
In Lombardia vengono definite «disagiatissime», ricordiamo, le aree che presentino «obiettive e impegnative condizioni di erogazione dell’attività assistenziale», per ragioni come la particolare e impervia localizzazione degli studi, le condizioni di isolamento o di sicurezza, il numero di assistiti senza possibilità di scelta e l’elevato costo degli affitti. Un’altra zona «disagiatissima» bresciana è Monte Isola: dall’Asst Franciacorta ci fanno sapere che «l’isola è stata dichiarata zona disagiatissima in virtù delle particolari condizioni di erogazione dell’attività assistenziale come da Accordo integrativo regionale del 2022. Vi è solo un medico di base titolare sull’isola, per il quale è previsto possa essere riconosciuto un compenso dedicato».
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