L’amore per malghe e natura fa vincere a Moris il premio degli Alpini

Ha gli occhi timidi di chi non è abituato a stare al centro dell’attenzione, ma ha il sorriso accogliente come le sue montagne. È Moris Tanghetti, classe 1981, vincitore della 43esima edizione del premio «Fedeltà alla montagna» conferito ieri a Bovegno dall’Associazione nazionale alpini a chi promuove una vita in natura scegliendo di non abbandonare, per andare a lavorare altrove, l’ambiente nel quale vive.

A Moris Tanghetti il premio «Fedeltà alla montagna» dell'Ana

La storia

Tanghetti, che fa parte del gruppo alpini di Bovegno, dopo una prima esperienza come meccanico, nel 2002 a soli 21 anni, affitta una stalla a Bovegno e con i soldi messi da parte e la liquidazione acquista dieci mucche, un cavallo e otto capre. L’azienda con il tempo si allarga e Moris acquista quattro ettari di terreno per poter costruire una stalla. Ora conduce l’azienda con la moglie Valentina sposata nel 2009. L’attività si svolge nel periodo autunno-inverno alla Malga Masne e da giugno a fine settembre sul Monte Muffetto in due malghe situate tra i 1.700 e i 2.000 metri.

Le mucche allevate da Tanghetti sono trentasei e sono sistemate in una stalla moderna con annesso un moderno caseificio. La moglie si occupa della gestione della malga, dalla produzione dei formaggi fino alla vendita. Per favorire il legame con il territorio l’azienda si è inserita nel circuito di «Fattor mia» legato a Regione Lombardia che prevede la visita in azienda di scolaresche e di famiglie provenienti da varie parti d’Italia.

Il premio

«Le penne nere sono simbolo del rapporto naturale tra uomo e montagna – ha detto Sebastiano Favero, presidente dell’Associazione nazionale alpini –. Con questo premio abbiamo concretamente valorizzato e arricchito patrimonio e ambiente montano evitandone in primo luogo depauperamento e abbandono, divenuti dilaganti negli ultimi anni. È proprio grazie a questi premiati che gli insediamenti umani sopravvivono con dignità in quei luoghi».

La sfilata degli Alpini a Bovegno - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it

La festa, cominciata alle 9.30 di mattina con la sfilata delle varie sezioni degli alpini presenti nelle vie del paese, è culminata con la premiazione del vincitore: «Non ci sono parole, è un premio molto speciale – ha commentato Tanghetti –ringrazio tutti per averlo dato a me. Ho deciso di andare in malga perché mi piace, è una scelta di vita, il fatto che mi abbia seguito anche mia moglie ha facilitato tutto. In montagna si vive bene, c’è sempre qualcosa da fare. Anche i miei figli penso vivano bene, è una vita diversa: meno cellulare più natura».

La vita da malgaro

A Tanghetti è stato consegnato un assegno di 10mila euro e una targa, mentre la miniatura del premio la custodirà il suo gruppo di Bovegno: «Molte volte è faticosa la vita da malgaro – ha detto Mauro Taboni Capogruppo Bovegno –, ma Moris ha imparato a conoscerla fin da bambino e, con il passare del tempo, ad apprezzarne le piccole soddisfazioni, tanto da dedicare a questo lavoro tutta la sua vita. Con lui la sua famiglia, la comunità di Bovegno e, naturalmente, tutti gli alpini, siamo lieti di festeggiare questo premio che Moris si è guadagnato ogni giorno». Sul palco anche la moglie Valentina, visibilmente commossa, e i tre figli Gaia, Davide e Chiara.