Meli: «La ‘Ndrangheta non è solo affari, quando serve spara»

Ilaria Meli, docente universitaria alla Statale di Milano è una studiosa esperta di criminalità organizzata e non si stupische che la ‘Ndrangheta, a Brescia, abbia aperto una guerra per il controllo delle fatture false.
Come legge questo doppio binario tra intimidazioni e affari fatti insieme?
Non mi stupisce. La ‘Ndranghetà è questo e questi sono i suoi metodi. Mette in campo quello che dà un vantaggio competitivo sul mercato e la possibilità di ricorrere all’intimidazione è uno di questi. Poi non necessariamente quella forza deve essere usata, però gli interlocutori sono ben consapevoli che si tratta di una minaccia credibile. Mi sembra importante che questo sia emerso dall’indagine, perché nel racconto che si fa di ‘Ndrangheta in Lombardia sembra ormai che si parli di una società finanziaria. No, parliamo di criminalità organizzata che quando serve spara».
Tra gli investimenti anche un locale notturno. Cosa ci dice?
Anche in questo caso nulla di nuovo. Le attività turistiche e ricettive in generale sono sempre state un canale di riciclaggio che la Ndrangheta ha utilizzato nel bresciano e in tutta la Lombardia. Non conta solo l’aspetto economico ma anche la posizione di prestigio che porta avere certi locali e la possibilità di usarli anche per raccogliere informazioni o per creare rapporti».
Stretti i rapporti con gli imprenditori. Cosa significa?
Ci conferma il fatto che ‘Ndrangheta è in grado di offrire due grandi categorie di servizi: servizi legali più efficaci e servizi illegali. Le indagini dimostrano nel corso del tempo che gli imprenditori lombardi di questi servizi hanno usufruito e purtroppo continuano a usufruire e ovviamente la crisi economica e il Covid hanno reso molti di questi servizi ancora più appetibili.
Per il Procuratore capo imprenditori e cosche sono alleati.
Direi che segna un cambio di rotta consistente anche nella ripartizione delle colpe. Sull’infiltrazione si parla sempre di una specie di virus che divora un corpo sociale altrimenti sano. Ma è difficile che sia così, un corpo sano risponde al virus. L’impresa lombarda fa affari con ‘Ndrangheta, la politica lombarda fa scambi di voti, questi sono dati di fatto che emergono dalle indagini costantemente.
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