La Macelleria Storica di via Corsica a Brescia compie novant’anni

La Macelleria Storica di via Corsica, fondata dalla famiglia Zagnagnoli nel 1935, festeggia i suoi novant’anni di vita e la sua storia. Sin dalla sua fondazione al 2012 è sempre stata gestita, oltre che dal suo fondatore, anche dai suoi discendenti. In quell’anno poi ha fatto il «grande salto» un giovane rappresentante del settore delle carni che, amico di Silvano Zagnagnoli, ha accettato di gestire la macelleria, almeno inizialmente, potendo contare sul suo aiuto formativo.
Tredici anni dopo Luigi Ravera è oggi, insieme alla moglie Daniela Belluati, lo specialista delle tradizioni culinarie. «Dai noi – dice lasciando trasparire l’entusiasmo e la convinzione di poter continuare un lavoro che lo ha conquistato definitivamente – vengono i bresciani che rimpiangono i sapori di un tempo e che vogliono ritrovare le tradizioni di casa e anche le ultime novità».
Specialità
La Macelleria Storica, che apre vetrina in via Corsica 119, è diventata anche un luogo di convivialità. I clienti indugiano volentieri in chiacchiere e battute parlando anche di attualità e commentando con Luigi i fatti del giorno. E intanto osservano le vetrine preparate con i tagli più pregiati di manzo, vitello e pollo, con le preparazioni di cotolette e scaloppine pronte da buttare in pentola, o prelibatezze in vasetto, il riso introvabile, la pasta dal sapore antico che fanno bella mostra dagli scaffali destando la curiosità e l’interesse delle persone.
Tradizione
Nel negozio sono passati tanti nomi illustri di Brescia. «Una volta la spesa era quotidiana – spiega Luigi – e attorno al tavolo di casa si sedevano molte persone». Così, piano piano, attorno al bancone frigorifero, tra le pareti bianchissime, sono nate amicizie, relazioni tra vicini di casa, gesti di sensibilità tra i clienti che il titolare ha sapientemente sostenuto. «Il contatto umano era e rimane il sale del lavoro – osserva convinto –. In macelleria si compra il taglio di carne adatto alla ricetta scelta, ma si discute anche di tutto, perché la nostra clientela è affezionata e non perde le buone abitudini».
Presente e futuro
A proposito di abitudini, la moglie Daniela racconta il pranzo della domenica appannaggio del marito Luigi che si mette ai fornelli e cucina il suo “mitico” ragù «che – dice – non va solo cotto va osservato in tranquillità», mentre lei taglia il prato e pensa alle faccende domestiche. Poi tutti a tavola, compresi i due figli, per gustare «il sapore della giornata di festa». Il testimone della famiglia Zagnagnoli è oggi saldo nelle mani sapienti di Luigi Ravera che con la moglie Daniela continuerà un servizio alla città di qualità e insostituibile.
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