CronacaGarda

Giovane lupa travolta e uccisa a Desenzano: cercava una nuova «casa»

Alice Scalfi
L’animale trovato morto vicino al McDonald’s era in dispersione dal branco originario sugli Appennini
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Lupa investita a Desenzano
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Una giovane lupa alla rotonda del McDonald’s di Desenzano. Una presenza che a primo acchito potrebbe destare stupore, ma che in realtà si inserisce in un fenomeno naturale che accade ogni anno, proprio in questo stesso periodo: la «dispersione».

La lupa, purtroppo, non ha avuto la stessa sorte di altri suoi simili avvistati nella nostra provincia negli ultimi tempi: è stata investita e la sua carcassa è stata recuperata ieri mattina dalla Polizia provinciale a seguito di una segnalazione.

Fenomeno naturale

Il ritrovamento non deve destare preoccupazione, né generare allarmismi. Si tratta infatti di un episodio del tutto fisiologico, che rientra in un comportamento tipico dei lupi giovani in questa stagione. Come spiega Paolo Tavelli, esperto di grandi carnivori della Polizia provinciale di Brescia, i lupi in dispersione si allontanano dal branco alla ricerca di un nuovo territorio dove stabilirsi e riprodursi.

Questa fase di dispersione, peraltro, non è affatto un fenomeno raro, ma una parte naturale della loro vita. Ogni anno, infatti, diversi giovani lupi si allontanano dal gruppo di origine e intraprendono viaggi solitari alla ricerca di nuovi territori. In questo periodo, più che mai, questi spostamenti diventano visibili, e spesso i giovani lupi finiscono per avvicinarsi anche ai centri abitati. Questo accade perché, durante la dispersione, non trovano subito un’area disponibile in cui insediarsi. È una fase transitoria: i lupi non restano a lungo in queste aree, ma se ne vanno come sono arrivati, talvolta in poche settimane o anche in poche ore, senza farsi notare quasi mai.

E sebbene i lupi in dispersione diventino più visibili, ciò non implica che siano pericolosi. Come confermato da studi scientifici e da enti di tutela della fauna, i lupi non rappresentano affatto una minaccia per l’uomo. Si tratta di animali schivi, che preferiscono mantenere la distanza dagli esseri umani. La lupa investita a Desenzano, probabilmente, avrebbe preferito evitare il traffico, ma nella sua risalita dagli Appennini si è ritrovata suo malgrado in un «collo di bottiglia» insuperabile.

Altri casi

Non è la prima volta che nella nostra provincia, anche in luoghi insoliti, viene segnalata la presenza del lupo. Lo ricordiamo: il lupo, un tempo presente nel Bresciano, è scomparso a causa della predazione alla fine del XIX secolo. Dieci anni fa è ricomparso, prima con segnalazioni sporadiche, poi con due veri e propri branchi, quello del Tonale (individuato nel 2019) e quello delle Orobie (nel 2021).

Ogni anno, poi, si registrano avvistamenti di lupi in dispersione. Nel 2024, la Polizia provinciale ne ha rilevati in alto Garda, in Val Trompia, bassa Val Camonica e nella Valle del Caffaro, oltre che in pianura, ai confini con Cremona e Mantova. C’è stato anche un altro investimento mortale, a Sale Marasino, lungo la provinciale 510.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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