CronacaGarda

A Lonato lavori ripartiti a Villa dei Colli, ma è scontro politico

Alice Scalfi
Demolita la vecchia struttura, riprendono i lavori per il nuovo ospedale di comunità: le opposizioni parlano di immobilismo, disservizi e tagli inaccettabili
Un'elaborazione grafica del futuro ospedale di comunità
Un'elaborazione grafica del futuro ospedale di comunità
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Il vecchio ospedale di Villa dei Colli non esiste più. La demolizione completata nel luglio scorso ha segnato una tappa simbolica: dopo anni di rinvii, il cantiere è tornato operativo e i lavori di ricostruzione sono ripartiti. Un momento che chiude una lunga parentesi di stop e riapre la prospettiva, ancora prudente, di un ritorno alla normalità.

Lunga attesa

La chiusura di Villa dei Colli, cinque anni fa, aveva lasciato un vuoto profondo. Allora si parlava di pochi mesi di transizione e di un nuovo presidio moderno ed efficiente entro il 2023. Poi la realtà ha smentito le promesse. I primi due anni sono trascorsi senza che nulla accadesse: il progetto di ricostruzione fu approvato dalla Direzione Generale Welfare soltanto nel giugno 2022, con due anni di ritardo rispetto alla tabella di marcia iniziale.

Nel 2024 è arrivato un nuovo colpo: l’impresa appaltatrice è stata colpita da un’interdittiva antimafia emessa dalla Procura di Salerno, bloccando di fatto ogni attività di cantiere. L’appalto è stato poi riassegnato, ma nel frattempo i lavori sono rimasti fermi per mesi, alimentando malumori e polemiche.

La demolizione della vecchia struttura
La demolizione della vecchia struttura

Il punto di svolta è arrivato infine nell’estate di quest’anno: la vecchia struttura è stata finalmente demolita, aprendo la strada alla nuova fase dei lavori.

«Il progetto non è fermo – sottolinea il sindaco di Lonato, Roberto Tardani –: dopo il blocco del 2024, le opere sono riprese regolarmente e stanno procedendo. Finalmente si vedono i risultati di un percorso lungo e complesso, ma che ora procede».

La nuova Villa dei Colli sarà un ospedale di comunità, inserito nella rete sanitaria territoriale dell’Asst Garda. Una struttura più moderna e sicura, con criteri antisismici aggiornati e funzioni di riabilitazione e assistenza intermedia. Nella palazzina già esistente si concentreranno i servizi sanitari di base, mentre il nuovo edificio ospiterà i reparti dedicati alla riabilitazione e alle cure di continuità.

Polemiche

Il clima resta però teso. Nei giorni scorsi, Ritrovo Lonato, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra hanno diffuso un comunicato con cui denunciano «cinque anni di immobilismo» e «promesse mancate» da parte delle istituzioni. Secondo le opposizioni, la chiusura di Villa dei Colli nel 2020 avrebbe dovuto preludere a una ricostruzione rapida, ma a distanza di cinque anni «nulla di quanto annunciato è stato realizzato».

Nel documento si parla di «macerie e disservizi», di un «territorio dimenticato» e di «cittadini costretti a spostarsi altrove per ricevere cure». La responsabilità, sostengono, ricadrebbe sulla Regione e sull’Asst Garda, accusate di aver «abbandonato la sanità pubblica del Basso Garda». Le forze firmatarie chiedono chiarezza sui tempi del cantiere e sulla destinazione finale del nuovo complesso. L’ospedale di comunità comporterebbe «un dimezzamento dei posti destinati alla riabilitazione: un ridimensionamento inaccettabile – scrivono – per un territorio che aveva in Villa dei Colli un presidio di eccellenza».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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