Lavori stagionali, a Natale contratti a tutta precarietà

Non è il mese dell’anno in cui si registra il record di assunzioni, ma è storicamente quello caratterizzato dal boom di nuovi contratti legati alle festività natalizie e alla stagione turistica invernale. D’altronde dicembre, anche a Brescia, è sinonimo di lavoro stagionale: intermittente, di collaborazione, di somministrazione. In una parola: precario.

Il dato

Solo nell’ultimo mese del 2023 gli avviamenti al lavoro sono stati quasi 12mila, circa il 10% di tutte le assunzioni annuali. E la maggior parte di essi sono relativi a contratti a tempo determinato.

Commessi, magazzinieri e banconisti, addetti alla sicurezza e steward. Ma anche addetti alle vendite e hostess. Persino babysitter e assistenti all’infanzia. Quando si accendono le luci di Natale gli annunci di lavoro sbucano come funghi nell’humus del mercato del lavoro.

Nel Bresciano il lavoro stagionale guarda soprattutto alla Valcamonica e alle zone di montagna: qui sono sempre richiesti gli addetti all’accoglienza in hotel e strutture ricettive che aprono per pochi mesi all’anno o che hanno bisogno di incrementare l’organico. Gli animatori sportivi sono poi tra le figure chiave più adatte ad intrattenere gli ospiti degli alberghi ad alta quota. E gli stessi hotel e i ristoranti cercano frequentemente camerieri e chef per la stagione più fredda.

La tendenza

Già dall’ultima settimana di novembre, con un incremento all’inizio di dicembre, si assiste ad una crescita esponenziale della domanda. A testimoniarlo è una dipendente di un’agenzia interinale in città: «Strutture ricettive, ristoranti e impianti sciistici hanno messo a disposizione centinaia di posti di lavoro negli ultimi giorni, per contratti a tempo determinato fino a due mesi. E nuovi annunci verranno pubblicati a breve».

Sotto Natale aumentano anche i lavori del settore logistica © www.giornaledibrescia.it

Ma anche le aziende che si occupano di logistica hanno bisogno di potenziare l’organico. Con l’avvicinarsi del Natale – che, abitualmente, coincide con un significativo aumento degli acquisti online –, infatti, molte imprese cercano di potenziare il loro organico. E con l’esplosione dell’e-commerce, non solo le multinazionali e i colossi del settore ma anche le aziende piccole e medie si attrezzano per potenziare propri sistemi autonomi di delivery, spedizioni o consegne a domicilio.

Secondo il rapporto SI.STA.L. 2.0, sistema informativo statistico del mercato del lavoro di Regione Lombardia, infatti, nel Bresciano in tutto il 2023 gli avviamenti nel settore trasporto e magazzinaggio sono stati 8.685 (con un tasso di crescita del 137,45% rispetto al 2022). Ma l’incremento maggiore si è registrato proprio nell’ultima parte dell’anno. Una tendenza che i dati parziali raccolti finora stanno confermando anche per queste settimane.

Ricettività

Analogo fenomeno, in proporzione, per il settore alloggio e ristorazione, nel quale in un anno i nuovi contratti sono stati 36.156 con un tasso di crescita del 335,87%. Una fetta importante del mondo del lavoro: se si considera il macro-settore che accorpa commercio, logistica e pubblici esercizi, lo scorso anno i nuovi contratti sono infatti stati 64.063 (il 136,73% in più rispetto al 2022).

I segni sempre positivi sui nuovi posti di lavoro legati alla stagionalità, però, non sono necessariamente oro che luccica. Degli oltre 217mila avviamenti al lavoro sottoscritti nel 2023, infatti, ben 116.441 sono contratti a tempo determinato, 29.044 sono contratti in somministrazione, 15.754 sono lavori intermittenti e 3.925 sono contratti di collaborazione.

Come racchiudere questi dati in una cifra? Il calcolo è piuttosto semplice: tre contratti su quattro sono precari. E a dicembre la proporzione è persino in crescita.