L’associazione che dona defibrillatori e ricorda Simone Fauci

«Se c’è un estintore in ogni luogo pubblico ed esercizio privato, così dovrebbe essere anche per i defibrillatori». Così il Silvio Modesti, presidente dell’associazione Simone Fauci «Il Bomber del cuore» ne spiega la missione: sensibilizzare i cittadini sul tema della cardioprevenzione, promuovendo corsi BLSD (basic life support – eartly defibrillation) e donando defibrillatori a diverse realtà di tutta la provincia.
I dispositivi nel Bresciano
Ad oggi sono già stati installati 20 dispositivi e molti altri lo saranno nei prossimi mesi. Tutti si trovano in luoghi pubblici e sono disponibili 24 ore su 24. «È questo che li rende diversi da quelli presenti nelle scuole o negli uffici – chiarisce Modesti –. Quando questi spazi chiudono, i defibrillatori sono inaccessibili». L’associazione nasce dopo la tragica morte di Simone, nipote di Modesti, che perse la vita per un arresto cardiaco tre anni fa. Fauci aveva solo 38 anni ed era un ex calciatore.
L’iniziativa non vuole essere solo un modo per ricordarlo, ma soprattutto una soluzione concreta per evitare che altre persone si trovino senza un defibrillatore e qualcuno capace di fare il massaggio cardiaco. «Salvare una vita è possibile se ci sono prevenzione e conoscenza». La strada però resta in salita. «C’è ancora un forte tabù sulla prevenzione cardiologica. Molti pensano che la cosa non li riguardi o che, se dovesse capitare, ci sarà un operatore sanitario. Ma durante un arresto cardiaco ogni secondo diventa vitale».
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@Domenica
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