Sul lago d’Idro campeggi all’insegna del relax e della natura

Il lago d’Idro è una delle mete più autentiche. Un lago prealpino, al confine con il Trentino, incastonato tra boschi, pendii e borghi ancora vivi. Qui il turismo non è di massa, ma di sostanza, e l’accoglienza si costruisce con semplicità e cura. Accanto ad alberghi, B&B e appartamenti, sono otto i campeggi che definiscono l’anima «open-air» del lago: quattro nel comune di Idro (Rio Vantone, Vantone Pineta, Belvedere e Venus), due ad Anfo (Pilù e Lago d’Idro Glamping Boutique), uno a Ponte Caffaro (Pian d’Oneda) e uno sul versante trentino a Baitoni (Miralago). Strutture piccole nel panorama europeo, ma capaci di offrire un’ospitalità intima e autentica, spesso immerse nel verde e a pochi passi dalla riva.
Relax e natura
L’Eridio è amato da chi cerca relax, natura e sport, lontano dal caos delle località più blasonate. Non è raro trovare famiglie tedesche o olandesi che tornano anno dopo anno, oppure nuove presenze da Slovenia, Polonia e Repubblica Ceca. Il tutto in un clima di tranquillità internazionale, tra camminate e arrampicate, bagni nel lago, canoa, vele di ogni genere e mountain bike. Il lago non regala romantici tramonti sull’acqua – il sole si nasconde presto dietro le montagne – ma in compenso offre fresche serate d’estate, silenzi rari e cieli stellati. Perfetto per chi cerca una vacanza attiva ma lenta, e un contatto sincero con la natura.
La stagione
Dopo un maggio complicato dal maltempo, la stagione è decollata con l’arrivo dei turisti per la Pentecoste. Il merito va anche alla capacità dei campeggi di evolversi senza snaturarsi, con servizi moderni e attenzione all’ambiente, sostenuti anche da strumenti regionali dedicati al turismo montano. Un esempio particolare è il Lago Idro Glamping Boutique, ad Anfo, che proprio a fine mese festeggerà cinque anni di attività: una struttura innovativa, premiata a livello europeo, che ha saputo dimostrare come anche un lago meno conosciuto possa ospitare un turismo sostenibile, internazionale e curato nei dettagli. Il lago d’Idro non cerca grandi numeri. Preferisce essere scoperto, vissuto e ricordato con discrezione. Ed è forse proprio questo il suo segreto.
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