La nuova ciclopedonale per unire in sicurezza Valzina e Ome

La ciclopedonale della Valzina è finalmente realtà. Ieri mattina è stata infatti inaugurata la lunga passeggiata dedicata alle biciclette e nata proprio per garantire alla mobilità dolce un collegamento sicuro. Un progetto attesissimo, quello che ha riguardato la Sp46 in località Valzina, la strada di raccordo tra i Comuni di Ome e Rodengo Saiano tristemente nota per alcuni incidenti stradali dagli esiti tragici.
Il progetto
Il piano d’intervento, avviato tre anni fa (momento nel quale è stato siglato un protocollo d’intesa tra la Provincia di Brescia e i due Comuni) ha portato alla realizzazione di una pista ciclopedonale da 700 metri di collegamento tra i due Comuni: prima, pedoni e ciclisti erano costretti a transitare per circa 500 metri su un tratto di Sp46 non protetto per raggiungere i due tracciati esistenti. Ma il progetto ha anche messo in sicurezza la pericolosa curva in località Valzina e tutto quel tratto della provinciale, con l’installazione dell’illuminazione, il posizionamento di guard rail di protezione in acciaio corten (sicuro e a basso impatto ambientale) e altri piccoli interventi.
Un progetto per completare e integrare funzionalmente le infrastrutture esistenti anche in ottica di incentivare il turismo rurale, garantendo sicurezza al transito dell’utenza debole grazie ad una pista realizzata in sede protetta, con cordoli ad hoc e percorsi di attraversamento illuminati.
Il costo complessivo dell’opera ammonta a 450mila euro, di cui 200mila circa messi a disposizione dal Broletto e i restanti a carico dei due Comuni. Ieri, insieme al consigliere provinciale delegato Paolo Fontana, erano presenti i consiglieri regionali Massimo Vizzardi (da cui Fontana ha «ereditato» il progetto), Miriam Cominelli ed Emilio Del Bono.
Mappatura
«Questa è un’opera importante per tanti motivi: dalla messa in sicurezza della curva, teatro in passato di incidenti mortali, alla ciclopedonale che consente a turisti e cittadini di raggiungere i due paesi in sicurezza – sottolineano la sindaca di Rodengo Saiano Rosa Vitale e il primo cittadino di Ome Alberto Vanoglio –. Il tratto si inserisce nell’importante mappatura di piste e itinerari ciclabili che i comuni della Franciacorta stanno progettando e che ha ricevuto un nuovo finanziamento da parte di Regione Lombardia. L’opera congiunge poi le due ciclabili già esistenti, quella che attraversa il parco del Frantoio e quella che raggiunge il borgo del Maglio, consentendo così la vera unione tra i due territori e permettendo quindi di raggiungere Bergamo e Brescia grazie al collegamento con la ciclovia della cultura».
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