Iseo, vibrazioni sospette e scuola chiusa: alunni a lezione da remoto

Vibrazioni avvertite dal pavimento, da alcuni studenti e poi anche da alcuni insegnanti. Sono quelle che, dopo un primo sopralluogo che non ha acclarato alcuna criticità, hanno comunque indotto per puro scrupolo il sindaco di Iseo Riccardo Venchiarutti ad emanare un’ordinanza e disporre la chiusura temporanea della secondaria di primo grado «Rita Levi Montalcini» di via Pusterla.
Un provvedimento adottato in attesa che la prossima settimana una ditta specializzata - subito attivata - possa effettuare ulteriori approfondimenti per escludere definitivamente ogni rischio per ragazzi e personale dell’istituto comprensivo. I cui studenti già questa mattina saranno a lezione in «DaD», acronimo di didattica a distanza divenuto sinistramente celebre ai tempi della pandemia.
Lezioni da remoto
In poche ore, infatti, la dirigente scolastica Chiara Emilguerri, che ha rappresentato subito al sindaco la disponibilità di tutti gli strumenti per garantire lezioni da remoto, ha comunicato alle famiglie degli oltre 200 studenti, ripartiti in dieci classi, che i corsi in presenza erano temporaneamente sospesi e che i ragazzi avrebbero dovuto ricorrere a tablet, smartphone e pc per seguire i propri insegnanti. Sino a quando per ora non si sa, saranno le tempistiche previste per le verifiche a chiarirlo. Inevitabile qualche disagio per tutti, famiglie, ragazzi e docenti, ma per dirla con il sindaco Venchiarutti «la priorità è l’incolumità dei nostri ragazzi e di chi lavora nella scuola». Ragione per la quale si è optato per attivare le misure in tutta fretta.
Gli accertamenti
Le prime segnalazioni giunte da alcuni ragazzi e relative a due singole aule risalgono ad alcuni giorni fa. Poi si sono aggiunte quelle di alcuni insegnanti che pure hanno avvertito le medesime vibrazioni. La dirigente scolastica ha allora interessato il Comune. «Abbiamo fatto eseguire subito un primo sopralluogo da un ingegnere strutturista e dai nostri tecnici» spiega il primo cittadino. Gli accertamenti, svolti ieri, non hanno portato alla luce alcuna criticità. La scuola, realizzata negli anni ’60, è stata per inciso interessata di recente, sotto la precedente amministrazione, da massicci lavori di riqualificazione. «Ciò nonostante, per prudenza e vista la disponibilità di strumenti per la didattica a distanza, abbiamo ritenuto di effettuare un ulteriore approfondimento» che dia serenità a tutti. «La prossima settimana - spiega Venchiarutti - una ditta già incaricata collocherà dei sensori nel plesso scolastico. I tempi di riapertura della struttura saranno definiti in base all’esito del monitoraggio». Rispetto al quale non ci sarebbero dubbi, ma in queste circostanze lo scrupolo sale... in cattedra.
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