Iseo, le code ai passaggi a livello diventano un caso

Quindici minuti fermi davanti alle sbarre, in coda, con il nervosismo che cresce e il tempo che sembra non passare mai. Succede sempre più spesso a Iseo, dove i passaggi a livello sono diventati una trappola quotidiana per gli automobilisti. Nel mirino c’è il nuovo Apparato centrale computerizzato multistazione (Acc-M), entrato in funzione martedì 2 settembre sulla tratta Brescia–Iseo al posto degli apparati Acei (Apparato centrale elettrico a itinerari).
Con l’avvio della nuova linea suburbana S31, che prevede un treno all’ora tra Iseo e Brescia, le soste si sono moltiplicate. A dieci giorni dall’attivazione le attese alle sbarre hanno raggiunto i 15 minuti. Giovedì e venerdì scorsi, al passaggio di via Martiri della Libertà, alcuni automobilisti hanno abbandonato le auto per proseguire a piedi, altri hanno contattato il servizio clienti di Trenord per segnalare i disagi. Scene che si ripetono anche in altri punti della città, con code che paralizzano la viabilità e rendono difficili gli spostamenti quotidiani. Particolarmente critico il fatto che uno dei tre passaggi a livello divida in due la zona dell’ospedale: ambulanze e mezzi di soccorso rischiano di restare bloccati proprio quando la rapidità può fare la differenza.
«Il nuovo Acc-M concentra nel posto centrale di Iseo tutte le funzioni e le logiche degli impianti della tratta: sistemi di rilevamento dei treni, deviatoi, segnali, passaggi a livello e protezione della marcia – spiegano da Ferrovie Nord –. È una tecnologia avanzata e affidabile, che consente di gestire meglio la circolazione e potenziare il servizio ferroviario sulla linea Brescia–Iseo–Edolo. L’incremento delle corse e la maggiore sicurezza comportano tempi di chiusura conformi al quadro normativo nazionale».
Resta il fatto che Iseo è tagliata a metà da tre passaggi a livello. Secondo un calcolo del gruppo consiliare «Iseo è ora», «tra una corsa e l’altra le sbarre resteranno abbassate per circa sei ore sulle 17 totali di circolazione, dalle 5 alle 22, senza considerare le chiusure di via Mier per manovre». In pratica, più di un terzo della giornata i varchi restano bloccati, con conseguenze pesanti anche per commercianti e residenti, costretti a pianificare gli spostamenti in base agli orari dei convogli.
L’amministrazione comunale lamenta di non essere stata informata dell’anticipo del potenziamento. «Abbiamo già interpellato la Regione e Ferrovie Nord perché trovino una soluzione – afferma l’assessore Fabio Volpi –. Così proprio non funziona».
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