Architettura e identità: Irma protagonista di una ricerca europea

Barbara Fenotti
L’Università degli Studi di Brescia e l’Université de Pau et des Pays de l’Adour indagano come opere e memoria possano essere strumenti concreti per la riattivazione delle aree montane
Una veduta di Irma - © www.giornaledibrescia.it
Una veduta di Irma - © www.giornaledibrescia.it
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Può il più piccolo Comune della Valtrompia (e della provincia di Brescia) diventare il cuore di una ricerca europea d’eccellenza? La sfida è aperta e vede Irma protagonista di un progetto di dottorato internazionale che unisce l’Università degli Studi di Brescia e l’Université de Pau et des Pays de l’Adour (Francia), mettendo in dialogo ricerca scientifica, territorio e comunità locali.

A condurre lo studio è Anastasia Psoma, architetta ventottenne di nazionalità cipriota specializzata in Conservazione e Restauro. La ricercatrice, attualmente al secondo anno di dottorato, opera all’interno del programma europeo Msca Cofund Choral dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale. Sotto la supervisione della professoressa Barbara Scala, docente di Restauro all’Università degli Studi di Brescia, la ricerca indaga come architettura, memoria e identità storica possano diventare strumenti concreti per la riattivazione delle aree montane colpite dallo spopolamento e dalla carenza di servizi.

La scelta di Irma non è casuale: da un lato il borgo rappresenta in modo emblematico criticità e potenzialità delle cosiddette aree interne e, dall’altro, la professoressa Scala vanta un legame consolidato con il territorio maturato sia attraverso il progetto «AttivAree» di Fondazione Cariplo sia grazie all’impegno professionale diretto come consulente per il restauro della storica Casa Corsini.

Perché la ricerca produca risultati concreti è però fondamentale il coinvolgimento della comunità. Per questo è stato lanciato un questionario online anonimo, che richiede circa 15-20 minuti per la compilazione. L’invito è rivolto non solo ai residenti, ma anche a ex abitanti, visitatori stagionali e professionisti che mantengono un legame con il paese. «Raccogliere opinioni, aspettative e bisogni è essenziale per comprendere come valorizzare il patrimonio locale» spiega la dottoressa Psoma. Per partecipare occorre collegarsi a questo link.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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