Crime story: il libro «Il terzo vizio» è in edicola col GdB

Non nasconde una certa idiosincrasia alle regoli formali che l’essere un carabiniere impone. Non usa la divisa, ne ha giusto due praticamente nuove nell’armadio, ama i pantaloni sdruciti e porta i capelli lunghi e spettinati. È un ribelle ma sul lavoro è assolutamente meticoloso: un vero investigatore. È il capitano Roberto Spadafora, al comando del Nucleo Investigativo dell’Arma, trasferito in tutta fretta nella nostra città nel 2015 dopo una discussione con un superiore.
Il giallo «Il Terzo vizio. La prima indagine del capitano Spadafora» di Gianluca D’Aguanno (ed. Mannarino; pp. 262) è in edicola con il Giornale di Brescia a 12,90 euro (oltre al prezzo del quotidiano). Seguiranno altre due uscite, distanza quindicinale: «Il verso delle parole» e «La tomba del cane».
La trama
È Ferragosto e Brescia si risveglia sconvolta da un efferato omicidio. Marco Piovani è stato assassinato con un colpo di arma da fuoco alla nuca. Sulla scena del delitto nessuna traccia, nessun testimone e nessun valido movente. Sarà l'intuito del capitano dei carabinieri Roberto Spadafora, da poco arrivato a Brescia, a risolvere una vicenda ricca di colpi di scena. Sullo sfondo, lo spettro del terrorismo «a cinque punte» che ritorna da un passato che Spadafora aveva letto solo nei libri e che lo accompagnerà nel corso della sua prima indagine in terra bresciana.
Tre gialli
È lui – insieme alla sua fidata squadra di collaboratori come il braccio destro, il maresciallo Lopez, o la comandante della Scientifica, tenente Ilaria Setti – il protagonista dei tre gialli (il primo già in vendita col Giornale di Brescia), scritti da chi di investigazioni e di tecniche di indagine se ne intende, e anche parecchio: il tenente colonnello Gianluca D’Aguanno, che nel corso della sua vita professionale come capo della Sezione investigazioni scientifiche, prima a Verona e poi per lungo tempo a Brescia, si è trovato ad avere a che fare con oltre cento delitti.
Tre libri editi da Mannarino con la nostra città come sfondo, con nomi e cognomi di personaggi che «sanno di casa» e che ben si associano al nostro quotidiano, in occasione dei suoi ottant’anni di storia.
Il capitano Spadafora
L’esperienza professionale di D’Aguanno affiora pagina dopo pagina, nei tre romanzi, con indicazioni di metodi e tecniche investigative precise e ben illustrate, che consentono al lettore di immergersi, seppur con l’immaginazione, in una vera crime story.
«Il terzo vizio – La prima indagine del capitano Spadafora» è, di fatto, anche la prima occasione per conoscere il personaggio, per scoprire aspetti del suo carattere, del suo modo di essere, delle sue passioni e della sua professionalità. E tutto in una ambientazione bresciana, in una città che non fatichiamo a riconoscere, tra ingorghi in tangenziale sud o viuzze in cui vibrano i ritocchi delle campane del Duomo.
Ispirato ad una storia vera
Ispirato ad un fatto di cronaca realmente accaduto nel 2011, con la scoperta nella prima pagina del cadavere di un giovane operaio su un nastro trasportatore di un altoforno, con una narrazione avvincente, questo primo romanzo di D’Agguano, si va ad innestare anche su uno sfondo storico che riporta agli anni del terrorismo e delle Brigate rosse.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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