CronacaGarda

I guardacoste «sfrattano» la dragamine Zia Lalla dal Porto Vecchio di Desenzano

Alice Scalfi
L’imbarcazione da 30 anni è ormeggiata nel posto che ora sarà utilizzato dai marinai
La dragamine Zia Lalla - © www.giornaledibrescia.it
La dragamine Zia Lalla - © www.giornaledibrescia.it
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La Zia Lalla si sta rivelando parente parecchio scomodo: il posto che occupa al Porto Vecchio è stato assegnato alla Guardia costiera dall’Autorità di bacino, ma trovare una nuova collocazione alla vecchia dragamine pare più complesso del previsto.

Naufragata l’ipotesi Peschiera, se ne stanno valutando altre: che sia in acqua o a terra, una soluzione la si troverà. Anzi, la si deve trovare per forza.

La vicenda

L’arrivo dei guardacoste a Desenzano è stato annunciato già da qualche mese e salutato con grande soddisfazione da tutti. Grazie a una convenzione da poco sottoscritta tra Comune e Comunità del Garda, sono stati messi a loro disposizione due locali al primo piano di Palazzo Todeschini per un periodo di quattro mesi, dal primo giugno al 9 settembre, salvo proroghe e senza canone alcuno.

Guardia costiera è sinonimo di acqua: chiaro che abbia bisogno di un «parcheggio» per l’imbarcazione da destinare al nuovo nucleo desenzanese. Parcheggio individuato in quello occupato proprio dalla Zia Lalla, che è ormeggiata all’imbocco del Porto Vecchio da più di trent’anni e che ormai è diventata parte dell’arredo urbano: un pezzo di storia che viene immortalato da centinaia di turisti e visitatori.

Attrazione

Insomma, quasi un’attrazione di per sé, così vicina al ponte alla veneziana. Lo è: la Zia Lalla è stata impiegata nel corso della Grande Guerra e dopo varie vicissitudini è arrivata a Desenzano nel 1991, acquistata e messa in porto da Pier Gianni Prosperini, ex assessore regionale al Turismo arrestato dalla Guardia di finanza per corruzione e turbativa d’asta alla fine del 2009. L’anno successivo, il sequestro: da quel momento la Zia Lalla non si è più mossa, ferma e pressoché abbandonata, ormai proprietà della Corte dei Conti che mai l’ha messa in liquidazione.

La situazione

Oggi, quando ormai son passati quattordici anni, si palesa la necessità del suo trasferimento: altri posti per la Guardia costiera al Porto Vecchio non ce ne sono, tutti assegnati secondo categorie ben definite. Il posto della Zia Lalla, in una posizione di risulta e per certi versi anche fastidiosa per il transito delle altre imbarcazioni, perché quasi in mezzo all’imbocco del porto, è stato invece individuato come ideale per i guardacoste.

Dove mettere però la Zia Lalla? Il porto di Peschiera, prima ipotesi, è stato scartato. Potrebbe essere in un altro porto, dell’alto lago. Difficile che la sua nuova casa sia a terra, perché in quel caso sorgerebbero problemi di manutenzione (e di competenza) non da poco, ma nemmeno questa opzione è stata del tutto abbandonata. Insomma, l’Autorità di bacino se ne sta occupando. Sia che la si ami, sia che non la si possa soffrire (perché i partiti anche in questo caso sono due) resta che lì, al Porto Vecchio, presto la Zia Lalla non ci sarà più.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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